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'autunno s'è già abbandonato con la pigra
* J
pesantezza sulle colline, i cieli si posano
fiacchi fino a rasentare le terre, opprimono le
foglie togliendo loro il respiro, e queste. vinte,
s'accartocciano prima rabbiose ingiallendo nello
sforzo, poi esauste si staccano dondoleggiando
in una pacata morte fino al suolo umidiccio,
dopo la resistenza disperata. I colli tentano di
sfuggire all'immane peso facendoselo scivolare
lungo i fianchi ricchi di vigneti. e si scoprono
mitemente violacei, certi viola sempre meno
accesi, languidi sempre più, dònno un senso di
mollezza un poco lasciva.
Solo il lontano coro dei monti s'erge, cosciente
di forza, inespugnabile all'assalto dei cieli: ma
la sera
-
quella che sta già sul limitare della
fresca notte
-
anch'esse, le distanziate vette ne
vose, illanguidiscono impallidite. Tutto con
cilia un vago abbandono: la malia d'autunno
invade anche le viuzze del paesetto di colle.
regala loro un bel tappeto di foglie secche, che
scricchiolano quando vi passa una rara vec
chietta con la prima fascina sulle spalle basse.
La malia d'autunno regala anche un secco odore
di rami squallidi. quelli che hanno rinunciato
al bel vivo verde, aspirando all'inverno.
Se qualche cane uggiola, scoprirai il deserto
della valle vasta. Brividi ti percorrono la schiena
mentre quei cani invisibili corrono su e giù per
corti vuote, facendo stridere penetranti sottili fili
di ferro lungo i quali t'inseguono sollevando
pagliuzze, con una strana agitazione.
Afa
laggiù, scorre eguale il fiume, posandosi
sui riposati meandri, seco reca con spinte leg
gere la nebbiettina che lo specchia nel pallore
del cielo. La pianura tutta si specchia, con la
grande città che si allarga sul grigiore in una
smania di camini impennacchiati. Là autunno
aspetta con torbido agguato la venuta dell'in
verno. che meglio sa chiudere le strade tra le
vette delle case avvicinate.
All'ora della benedizione sciamano sul breve
sagrato, terminata la sacra funzione fra fiac
che preghiere e incenso acuto, le pinzochere
del paesetto, secchi visi incamiciati di radi ca
pagli sfuggenti dai fazzoletti cupi; blesa parlot
tare cheto, nell'attesa del parroco; ora. come suole,
il parroco, deposti nella sagrestia un poco buia
- e sa sottilmente d'aceto - i sacri paramenti,
uscirà, scostando con la mano cauta i tendaggi
del portale. Gli si accostano le bigotte, un poco
esitanti, i suoi gesti solenni le incoraggiano:
chiedono molte piccole informazioni sull'orario
di chiesa, i cori, i catechismi; e incrociano le
manine, piegano il capo desiderose di apparire
buone; guardano le pietre pulite del sagrato, v'è
scritto, lavato dalla ultima pioggia,
«
W Gesù
»,
in bianchi pezzetti di marmo; mentre lui, il par
roco, con fare saccentuzzo, posato, risponde bra
vamente a tutte le questioni, aiutandosi con un
dito che scorre sulla tempia e sul naso.
Poi va, solitario, fra il brusio dei saluti devoti,
«
la riverisco, la riverisco
»,
va le.
mani
dietro la schiena, tra basse muricce coperte di
tralci d'edera; s'aggira lungo il mite fianco del
colle senza una precisa meta, un po' sbadata,
una stradicciola serale.
A
questa straduccia appare, sfugge la vista
della città adagiata in pianura, ritorna più
nuota.
Adagio muta il cammino, un poco si sale, e
man mano si aprono a strisce densi filari sui
lenti pendìi, a intervalli colorati di sfumature.
Si respira l'aria serale che sale dalla valle pro
fonda, donde sorgono le prime ombre, spingendo
contro le nubi la tenue luce: Varia serale porta
su adagio i lumi, svegliandoli cautamente in
corona, verso il silenzio dei colli.
Le nubi lattee ed incerte si sfanno, più che
sfaldarsi, poiché ormai non hanno la bella con-
sistenza soda delle accese serate estive
,
persa la
primitiva forza si accontentano di blande pas
seggiate per il cielo basso e modesto, senza cer
care più le lotte delle alte burrasche, fra correnti
vive e vorticose, senza cercare il sole corrusco
che le incendiava bellissime sollevandole in un
alone di fuoco vibrante.
Dlon, la lontana campana
,
e il suono ondeggia
nelTaria, cade disperdendosi in stanchi echi.
tZ IO SAIMI