

/io di apparecchiare la tavida per la mensa e dalla
pratica di vestirsi e spogliarsi. preceduta da esercizi
preparatori, che si p«»ss«mo eseguire c«m materiale
didattico, rappresentato da piccoli telai, a mezzo
dei «piali i lómbi si esercitano ad abbottonare, al
lacciare e agganciare. annodare, ecc.
(Ginnastica e fiiuochi. — Nell età dell asilo «» scuola
materna, i bambini sono in grado di attendere be
nissimo alla ginnastica meto«lim-sistcmatica.
Occorre guardarsi, però, da «lue eccessi egualmente
nocivi e cioè «lai convertire i bimbi in piemie ma
rionette ammaestrate, e dal lasciarli scorazzare «li-
sordinatamente.
La ginnastica «le\e essere scinda «li igiene, ma anche
di ordine, «li galate«». di garbo e di grazia; «lc\c ten-
«lere a rendere il bimbo migliore ili tutto e per
tntt«». perfezionando essenzialmente le sue condi
zioni fisiche e morali.
Bis«»gna fare eseguire della vera e propria ginna
stica mn finalità igieniche, educative, profilattiche e
inni acrobatiche come h«> \ist«» suggerire «la «pial-
che aut«»re straniero, seguito da «pialche rar«i ita
liano.
Il bimbo, lascialo a sé. attende ai simi esercizi pre
feriti. che possono rappresentare. tal\olta. un atti
vità unilaterale, con il pregiudizio «lei sin» sviluppo
armonico. K alhtra che «leve intervenire la ginna
stica metodica educativa con esercizi di flessione,
estensione, piegamenti, raddrizzamenti, «li raccolte
ed allungamento in forma passiva, semiattiva e at
tiva. interessando tutte le parti «lei
c«»r|M>
in fttrma
simmetrica e mirando a«l uno sviluppo regolare e«l
armonico.
Dianm «piindi un'attività libera, lasciata all arbi
trio del himh«>; ma applichiamo anche esercizi pre
cisati a scopo educativo, profilattim e talvolta c*«»r-
rettivo. compensativti e ortopedico. Diamo larga
parte alla ginnastica e-eguita in decubito, anche per
la gioia che prova il binilx» sdraiandosi e sgambet
tando sulle apposite slu«»ie, che in nessuna scinda
materna «lo\rebber«» mancare, sia perchè, con tali
esercizi si riesce a tonificare assai bene i muscoli
del cingtdo addominale.
In modo speciale dovrà curarsi la ginnastica respi
ratoria sia nella forma diretta, facendo eseguire
delle inspirazioni pr«if«>nde e delle espirazioni com
plete a bocca chiusa. c«»mhinate con l'elevazione e
l'abbassamento degli arti superiori, sia in quella
indiretta, a base di gmclii che interessano, in modo
particolare, la respirazione, compresa la «'orsa, i
saltelli, il cant«i, ecc.
Esercizi defili orfinni sensori. — Molti degli og
getti con i quali il hamhiim viene a contatto, pos
sono servire alla ginnastica degli organi sensori,
mentre servono all'educazione della mente e dello
spirito.
Tuttavia, a raggiungere meglio questo fine, sarà
Itene che la seuida materna possegga una vera e
propria collezione «li oggetti, preparati apposita
mente, per la ginnastica «legli organi sensori e spe
cialmente per le sensazioni termiche, tattili, musco
lari (peso-resistenza) del gusto, dell'olfatto, della
vista (c«»lore, forma, dimensione, distanza), del
l'udito (rumore e suono, durata, intensità, dire
zione).
Canto. — La musica, sia essa vocale o strumentale,
ha un altissimo valore e«lu<*ativ«> e costituisce, pure,
un godimento istintivo del bimbo. Non per nulla le
nutrici ricorrono alle sommesse cantilene per cal
mare e rasserenare i piccini.
Si tenga presente che il canto, coinè del resto tutte
le attività «lei bambini, deve servire all'educazione
ed alla gioia di essi e non per appagare desideri più
«i meno esibizionistici e tanto meno per dilettare il
pubblico. Il canto, come s«ipra abbiamo accennato,
rappresenta un ottimo sussidio alla ginnastica re-
spiratoria.
Essere educatrici deH'infanzia. è cosa limito diffi
cile.
Risogna concorrere albi svidgimento dcU'anima in
fantile. senza coercizioni, senza artifici, senza con-
veuzionalisini.
Nel caso specifico «Iella ginnastica melodica, l'arte
(leH'educatrice consiste nel presentare gli esercizi in
f«irma gradita, valendosi del giuoco e della forma
imitativa, tenendo sopratutto presente che il himl>o
vive «piasi solamente di senso e di fantasia.
Questa «lei metodo, è forse la parte essenziale e
più difficile, perchè non la si può apprendere dai
libri e se non si possiede come dono naturale, si
«leve a«*quistare con l'esperienza e con Catturato e
paziente tirocinio.
* * *
K concludo:
Grande importanza bisogna dare aU'Kducazione fi
sica deU'iiifanzia, per l'influenza benefica che essa
ha su tutte le funzioni organiche, sulle attività in
tellettuali, sull'apparato locomotore e su gli appa
rati nerve«i-musmlari in genere.
Già in questo periodo, come in quelli successivi
della puerizia e della prepubertà, l’educazione fi
sica deve proporsi, come finalità suprema, di pre
parare il binilm ad affrontare, nelle migliori condi
zioni di salute, di gagliardia fisica e di resistenza
organica, quegli inevitabili danni che, ai gracili
sopratutto, prepara, purtroppo, la scuola, sia per
la vita sedentaria, sia per la clausura, aggravata
dalla costrizione nel banco scolastico, sia per la pro
miscuità con bimbi di differenti mndizioni di sa
lute. Se si tien conto che l'età della scuola coin
cide con l'età dell'acerescimento, periodo in cui il
corpo del fanciullo è sensibilissimo e facilmente
vulnerabile, si deduce la necessità assoluta di in
sistere perchè igiene ed educazione fisica, stretta-
mente alleate, vigilino ed aiutino a difendere i
ragazzi, dai danni che minacciano la loro salute
fisica e psichica.
E N Z O C A U L I