

TORINO E L’AUTARCHIA
T^iobbiamo essere grati al Federale Piero
U Cazzotti per questa grandiosa realizza*
zione che documenta l'imponente sforzo com
piuto dalla nostra città, per il raggiungimento
delle mete autarchiche additate dal Duce.
La Rassegna « Torino e l'Autarchia » in
segna molte cose nuove a chi s’era addor
mentato su concezioni e giudizi che possono
riguardare soltanto alcuni aspetti della Torino
d'oggi. Accade troppo spesso che scrittori,
anche di ragguardevole levatura, continuino
a vedere della nostra città soltanto le cose
che si riproducono sulle cartoline illustrate: i
bei viali alberati, le vie signorili, i quartieri
eleganti, i palazzi storici, i ridenti giardini
pubblici e l'incantevole Valentino con le
romantiche passeggiate per gli innamorati, i
prati per i giuochi dei bimbi e le panchine al
sole per i pensionati. In queste caratteristiche,
indubbiamente, Torino si ritrova sempre bella,
sempre sorridente e pronta ad accogliere l'ospite
con grazia ineguagliabile. Ma la Torino d'oggi,
la città del tempo di Mussolini, non è tutta
qui! Se un pittore dovesse esprimere in sintesi
le caratteristiche della città, ai margini di
piazze e viali e fiori e palazzi dovrebbe collo
care alti fumaiuoli e solidi opifìci a testimo
nianza del grande sviluppo industriale rag
giunto dalla Torino d'oggi sotto l'impulso
vivificatore del Fascismo, sviluppo che ap
pare in tutta la sua imponente realtà al visi
tatore della Rassegna « Torino e l'Autarchia ».
Questo di riaccendere i lumi della memoria
ai dimentichi e di aggiornare coloro che igno
rano sulla attrezzatura tecnico-industriale e
sulla potenza costruttiva della nostra città
è uno dei tanti titoli di merito che vanno rico
nosciuti al Federale a cui si deve l'idea di dar
vita alla Rassegna. L a quale, Rassegna, ci
offre la documentazione, in una cornice appro
priata e allestita con gusto d'arte, di quanto
la fede e la tenacia degli industriali e lavora
tori torinesi hanno saputo realizzare per con
tribuire al raggiungimento della indipendenza
economica.
A portare a compimento l'originale e ar
dita in iziativa hanno contribuito con il Fede
rale, la Podesteria, il Consiglio Provinciale delle
Corporazioni, le Organizzazioni Sindacali e
Corporative, scienziati e artisti di sicura
fama. La Podesteria ha inoltre provveduto
ad allestire definitivam ente il Palazzo della
Moda e delle Esposizioni al Valentino, che
con questa manifestazione ha ricevuto il suo
augurale battesimo. H terreno sul quale sor
gono gallerie, saloni e padiglioni della « Ras
segna » misura oltre 13.000 metri quadrati.
Per quanto appaia pressoché impossibile
contenere nei limiti di un articolo l'illustra
zione delle molte significative documentazioni
e del materiale esposti, tentiamo di dare uno
sguardo generale al grandioso assieme di cifre
e prodotti accompagnando il lettore in una
rapida riassuntiva visita.
Ecco il grande atrio di ingresso. Sulla parete
di fondo, salgono dal basso in alto fasci di
luce ad illuminare una parola scritta a carat
teri giganteschi: una parola che è la premessa
indispensabile a quanto il visitatore ammi
rerà nelle sale che seguiranno: A U T A R C H IA !
Passiamo nella sala storica. I precedenti
storici di Torino Sabauda sono qui raccolti
in un insieme cronologico preciso e interes
sante. Preziosi documenti tratti dall'A rchivio
di Stato e da raccolte private permettono di
conoscere ignorati provvedimenti presi in
difesa dell'industria, del commercio e di
agricoltura da Principi di Casa Savoia i quali,
dai tempi di Emanuele Filiberto si erano
preoccupati di liberare lo Stato Sabaudo dal
marasma economico che dominava le altre
potenze. Segue la « sala della stirpe » dove il
Prof. Marro, della nostra Università, ha rac
colto diagrammi, documentazioni e fotografie
che comprovano le inconfondibili caratteri
stiche della nostra razza e la nostra potenza
di civilizzatrice espansione attraverso i tempi
e le vicende storiche.
Procedendo penetriamo nella sala della
M istica. La multiforme a ttiv ità propagandi
stica della Federazione dei Fasci di Combat
timento di Torino, svolta in tu tti i settori
per creare nei cittad in i di ogni categoria una
precisa coscienza autarchica è ampiamente
illustrata e documentata. A ttraverso l'e lo
quenza di cifre e grafici rileviam o l'imponente
a ttività svolta dal Federale fra le masse dei
lavoratori di città e provincia. Non mancano
le dimostrazioni degli sviluppi e risu ltati
ottenuti, con la fervida opera tendente a stimo
lare l'in iz ia tiva per la totale sostituzione delle
materie estere con prodotti nostri, oltre che
nelle fabbriche anche nelle organizzazioni del
Regime: Fasci Femm inili, G . I. L ., 0 . N . D .,
Scuole professionali, Massaie Ru ra li, e ovun
que la propaganda autarchica ha possibilità
di raccogliere buoni fru tti. Segue il reparto
della Propaganda Tecnica a l quale hanno dato
il loro fattivo contributo i laboratori della
Università. Predom ina la parte allestita dal
JT