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S A N T U A R I

P I E M O N T E S I

LA CONSOLATA

I

N fuor di dubbio che tra i più importanti

* monumenti dai quali si può rilevare più

chiaramente e più sicuramente la storia dei

popoli, vanno annoverati i Santuari.

Nelle ore più dolorose e drammatiche della

vita, l'uomo sente più vivo il desiderio e la

necessità d ’invocare il Creatore e l’Ordinatore

degli esseri e degli eventi per propiziarselo ed

averlo come ausilio ed alleato onnipotente,

affine di conseguire la vitto ria sui nemici e

le calamità.

Questa fede è tanto più v iv a e potente in

quanto essa diventa collettiva.

Nella stessa maniera più entusiastico ed

irrefrenabile sale l'inno dell'azione di grazie

dal petto delle moltitudini che non dal petto

del singolo individuo.

Perciò stesso, i Santuari, che sono la più

genuina e palpitante manifestazione della fede

dei popoli, hanno una storia concomitante coi

grandi avvenimenti attraverso i secoli.

Ci sembra quindi molto opportuno volgere

uno sguardo a questi monumenti che hanno

un'eloquenza convincente e lumeggiano i

più reconditi particolari storici che invano si

cercherebbero sulle carte.

Nel caso nostro hanno un particolare inte-

resse i Santuari del Piemonte. Ed in questo

caso, nessuno può mettere in dubbio che il

principale tra i Santuari piemontesi non sia

il Santuario torinese della Consolata.

L ’attributo di « Consolatrice »>dato alla Ver­

gine Deipara fu prima pronunciato, quasi

agli albori della Chiesa, da un Presule torinese,

e quell’epiteto dolcissimo fu ripetuto d’allora

sino ai nostri giorni e si ripeterà nei secoli da

centinaia di migliaia di cittadini dell’Augusta

C ittà e di paesi limitrofi.

Il secolo V dell’E ra Cristiana, nel quale, per

la grandiosità degli avvenimenti, che in esso si

susseguirono doveva segnarsi il trapasso del*

l'evo antico all’evo medioevale, fu indubbia­

mente un secolo contrassegnato da violenti

convulsioni sociali.

L ’Impero Romano, in fracidito nelle sue

basi, stava per crollare, seppellendo nella sua

immane rovina undici secoli di c iv iltà , di

splendore, di gloria e di dominio u n ivm le .

i