

tempo di Giotto e di Cimabue. e la poesia
a quelli di Cavalcanti e di Tibaldeo .
Sono ancora da ricordare il D iario Torinese
uscito il 12 di maggio 1799. il Redattore Subal
pino di cui uscì probabilmente il solo pro
gramma: voleva essere un giornale di repub
blicanesimo «deciso e puro »; la Libertà Ven-
dicata, L a vera repubblicana diretto da una
donna e scritto per le donne: « Donne —
scriveva la Morano che ne era la direttrice —
i cuori degli uomini sono nelle vostre mani:
se conoscerete i vostri doveri gli uomini sa
ranno virtuosi e in conseguenza veri repub
blicani ».
Compaiono contemporaneamente la Frusta
letteraria, il Corriere letterario giornale di bat
taglia. A ltri mutano il nome in quel succe
dersi rapido e tumultuoso di eventi. Nel pe
riodo napoleonico-imperiale si ha Le Cour-
rier de Tu rin , che usciva ogni due giorni
e finalmente col crollo della potenza napoleo
nica nel 1815 il Corriere Torinese in cui si
celebra il ritorno del Re dalla Sardegna.
Ma questo titolo lo conservò per breve tempo,
perchè l'autorità della restaurata monarchia
ritenne opportuno di ridare la vecchia inte
stazione di Gazzetta Piemontese il cui primo
numero uscì il 2 agosto 1814. nel cui program
ma vi è la pubblicazione degli editti, delle
R. patenti, degli ordini e provvidenze del
governo, ecc., e che continuerà il suo ufficio
fino al 1 gennaio 1860. Qui si arresta il ricco
contributo al primo giornalismo piemontese
del Jovane che ha saputo presentare, come
bene dice S. E . M. Jannelli nella prefazione
che precede il volume « una visione rapida e
precisa del primo giornalismo piemontese, nel
suo triplice aspetto: storico, politico, giuridico
ed ha contribuito alla conoscenza del più
antico giornalismo nazionale ».
Accanto ad un giornalismo politico si
svolse a Torino anche il giornalismo stretta-
mente letterario: nel secolo X \ I I I Torino
vantava gli Ozi letterari (1787) che è una vera
miscellanea erudita che usciva senza data
fissa. Seguirono il Giornale Scientifico Letterario
e delle A rti (1789-1791) che non differisce
molto dagli Ozi e infine la Biblioteca Oltre
montana che vide la luce nel 1787, periodico
mensile in cui, fra gli altri, collaboravano
Prospero Balbo e il Napione. Non visse a
lungo, chè dopo aver allargato la sua in tito
lazione in Biblioteca Oltremontana e Piem on
tese. morì nel 1793 col nome di Biblioteca di
Torino.
Mi auguro che Enrico Jovane, che è un
coltissimo magistrato, che ci ha dato questo
bel contributo ora limitato alle idee, alle for
me. agli spiriti del giornalismo torinese dalle
origini sino al periodo napoleonico, ne studi
anche gli ulteriori sviluppi, tanto da porgerci
una intera storia del giornalismo di Torino,
chè l'argomento è degno di tutto l'interesse
degli studiosi.
GUIDO BUSTICO
S V C C E S S I
M O N D O
G A Z E T T E
D e l S ig . P i e t r o A n t o n i o S o c i n i .
54