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RASSEGNA

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POLITICA INTERNA

POTENZA E B E N E S S E R E

I! mesi* iii maggio, oi'inai già consegnalo alia Storia

ila gloriosi «-venti p a c a li. Iia neH'anno XX I «lei Re­

gime acquistato nuova importanza per i grandiosi

avvenimenti «lei quali è stato testimone. Ire viaggi

«Pirici ( H itler in Italia. M ussolini a Genova, il Re

Imperatore iu Libia) si sono susseguiti a lireve di-

Manza l'uno dall'altro. numerosi anniversari sono

«lati commemorati — primi, fra lutti, il II Annuale

•IcIITmpeni e il 23' deH'entrata in guerra — la ce­

lebrazione della X II Le\a Fascista e l'effettuazione

•Iella G iornata «li solidarietà per la Spagna Nazio-

nale. Iianno dato il <«t«iiio» alla vita della Nazione

iu «piestti per’nido. Tono che ha trovato, come al

solito, la sua prima ispirazione e il suo valore nella

parola sempre più universale «lei Duce. I discorsi

«li l'alazzti Venezia e «li Cerniva hanno ilapi agli

Italiani sempre più precise e categoriche direttive

ili marcia e nello stess«i tempo haniui ancora detto

al mondo «piale sia la f«irza e soprattutto la volontà

<ii potenza d e ll'Italia Fascista. V«ilontà di potenza

affermata in <pie«ti discorsi e riconfermata il 29 mag­

gio — anniversario «li ("urtatone e Montanara e

\ l\ annuale della f«indazi«ine della M ilizia l ui-

ver«itaria — con la celebrazione «Iella giornata di

«nlidarietà italo-spagnola che vide l'intervento di

una missione m ilitare inviata «lai Governo di Franco

••il attorno alla «piale si raccolse. nei vari «'entri «l'I­

talia. tutto il pop«ilo con tutti i gagliardetti della

Rivoluz'uine e iu testa i reduci feriti e mutilati delle

battaglie di Spagna.

Le spettacolose parate militari a Roma, davanti ad

Hitler, ed in Lib ia, davanti al Re lmperat«ire, le

impressionanti esercitazioni terrestri, navali ed

aeree di Roma. Napoli e della Gefara. hanno dat«i

ancora una v«ilta la tangibile misura di «piella che

•' la f«irza bellica di «piesta Italia decisa a volere la

pace ma anche a non permettere al comuniSmo di

affacciarsi sulle rive «lei « Mare Nostrum ». Di «juel

mare. ci«iè. dove «himina la nostra stupenda flotta

che in <|uest«i mese «*entinaia di migliaia di Italiani

• l**l settentrione hanno potuto ammirare a Genova.

Accanto alle manifestazioni guerriere si sono avute

anche quelle esaltanti la «-«impasta imperiale (gio r­

nata coloniale e inauguratone del monumento in

S«*nato), quelle inneggiatiti alla sanità fisica della

razza (Litto riali sportivi maschili e femm inili. Mo­

stra «lei Dopoluvom). <](ielle documentanti i pr«i-

gr»\«si «Iella battaglia autarchica ( M«i«tra «lell'arti-

gianato alpigiano e rurale a Biella. Congresso na­

zionale «lei gas melami. e«*c.) e«l infine «piella «Iella

ricompensa ambita ai miglùiri delle nuove genera­

zioni ( premiazione dei Litt«iri deiranno X V I e dei

giovani della G .I.L . distintisi in modo particolare,

fatta personalmente dal Duce il 29 maggio).

Questo, in sintesi, per (pianto riguarda la cronaca

«Ielle intense giornate di entusiasmo che per tutPi

il mese hanno fatto vibrare gli animi d«‘g'

"a n i

dentro e fuori i c«mfìni. Ma se le manifestazioni di

p«ipol«i furono molle e le più alte cariche direttive

della vita nazionale furono in esse impegnate, non

meno importante però è siala l'azione nel campo

economico.

Secondo il costume fascista, il ritmo è «lato uguale

in tutti i settori, perchè «ivunque rallentare si­

gnifica fermarsi e «ch i si ferma è perduto».

* * *

Attraverso le lucide esposizioni fatle da S. F.. Thaon

di Revel alla Camera e«l al Senato, le grandi linee

della p«ilitica finanziaria fascista sono apparse chia­

rite e rafforzale. F«se hanno dimostrato come si sia

sapupi fronteggiare ogni necessità stratirdinaria de­

rivante dalla ('«inquista e dalla valorizzazione del-

l'impero, dalla bitta antisanzionista e dall'attua-

zinne della politica autarchica, ed hanmi precisato

anche «piali s«in«i i bisogni ai <|uali si deve ancora

provvedere. Il M inistni ha detto c«nne al

10

maggio

di «piest'anno il tesoro abbia potuto mostrare un

f«uido di cassa di sua proprietà di 9(M) milioni di

lire, mentre in tutti «piesti anni mm si è mai abu­

sato dell'istituto di emissione c«in intenti inflazio­

nistici. Infatti, minime sono state le variazioni della

circolazione, ed il raggiungimento del pareggio del

bilancio — previsto fra un triennio — sarà lilial­

mente raggiunto con la riduzione delle spese effet­

tive nel limite delle entrate tributarie. Intanto, il

bilancio per il 1938-39 prevede nella parte effettiva

un avanzo di 37 milioni. Tale situazione finansiaria

giustifica un sostanziate ottimismo, anche perchè il

completo equilibrio non dovrà essere attuato me-

i

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