

Ora la \ ita -i presenta al l'orla come un labirinto
inestricabile. ora romr un v ia r io «enza tempo: ina
uri labirinto due .muniti «i appo""iano I uno all al-
I r ò:
ma nella na\r raminga mentre i \errili ricor-
ilano. i "invaili «i amano. Rappresentazioni tristi,
malinconiche. couforlanli «i succedono «rnza rlir ri
sia un pa.«si"pio "ratinale r rollatile «lai pessimismo
ail una concezione consolante tirila \ ila. Sr con
temporanea ai « l'orm rlti drammatici » è una prosa
filosofica wl’rr una fede »
tiri 1905 — in cui
Arturo (>rai «i dichiara ravveduto ilal pr«>imi«mo
iu rui rra vissuto lino allora r convertito alla fn lr
in un tinr ultimo ili bene a ru i. pur ron iutiniti ron-
tra-ti. il mollilo è "iiidato ila una prow iila intelli-
"rnza universale. ip ialrlir anno ilopo questa u con
versione» rrro « L r rimr ilrlla selva»
ilrl 1908
dove non riusciamo a scorgere i «rjjiiii tirila pare
conquistata.
«Canzoniere minimo » t*"li rliiama « L e rimr tirila
«rl\a » perchè composto prr lo più ili apili -troirtlr
ili ottonari o «rttenari: « semitrapico » perchè repri
me il rontra>to
Ira
il desiderio ili piunpere ad una
iurta consolante r la coscienza drlla fatali* infelicità
dell'uomo: « quasi postumo» p rrrlir il porta, ca
rini d anni r d'affanni, roiisidrra ormai ili lontano
r dall'alto. quasi non più ila questa \ita. Ir porlie
pioie podute. Ir molte pene sofferte. Il l'oeta. tor
nato nella Selva Nera, «i perde nel folto di e««a e
piante, oinltre amiche, acque che porpheppiano. uc
celli elle trillano, sentieri o\e era dolce perdersi con
l'amata. solle\ano nella
sua
anima una folla ili ri
cordi dolceamari. di rimpianti.
Nota qua«i co«lante è I accoramento, lo stanco ab
bandono: «■"li ottonari, accentati «lillà quarta «il-
laha. tenui, capricciosi, con dimes«a andatura, al
cuni Milutamente prosastici, rispondono bene ai
sentimenti di chi ha provato, prima con ribellioni*
ora ron ras«epnazione. il tedio della \ita. il sollievo
o lo sgomento della morte, la paura di routinuare
a v iv rrr dopo la morte.
Ma anche iu que«lo canzoniere unii tutto è tri«te.
desolato: e «e il tedio della vita, cui « è accennalo
su. trova "li accenti che ascoltiamo in:
« l :N
altro
giorno
» :
l n altro giorno è Imito.
un jltro giorno è pa—alo...
bene: giorno -eppellito
tuoi dir giorno guadagnato.
t n giorno intero tli lurmi
<|j ron-umar -rnu <ropu.
r pretu-lando il \eleno
drl giorno «he verrà do|M>.
Vltri gtorni paleranno
tutti alla -Ir--a maniera,
pieni di trdio e d affanno,
quale il mattino la t r a .
Mime un giorno a-pettato
farà r r —arr il garrito...
e tutto M ri
pa
ito,
r
tutto -ara finito:
si* in altre poesie il lettore è avvolto iu tri-ti ombre,
v hanno pure luci di spiritualità come iu u I/ o r
bano
». so no
pronunciali dal Porta nobili, virili in-
citamcnti romr iu :
« S w.KMio » :
\\anti! poe'altri pa—i
c |
h
ii -arem -lillà M-lta:
a\aulì pur, «enza fretta,
per mezzo agli -lerpi. ai -a«-i.
I.a vetta è là. tutta .-gomlira,
tutta -eretta nel -ole.
lungi da quanto -i duole,
fuor delle neldiie e deU omltra.
\iiima inquieta e -lama
non li rivolgere indietro:
in ha—o il \a|xir tetro:
in alto è la luee liianra.
Noi mi travaglia ed opprime
un eruieio greve e na-io-o.
|Hinele mente: ripo-o
non è -e non «ulle rimi*,
\ rechi r nuovi motivi r problrm i. dolori non sopiti,
ohlii. pioie brrvi. lirvi sorrisi, tenebre rh r si dira
dano. qualchr pallido rappio di solr... Arturo (»raf
non avrebbe mai potuto far sua I esclamazione dan-
trsra (dandoli*, s’intende. ini sipnificalo diverso r
tutto umano):
e venni, dal martirio, a que«la pare.
La poesia di « Le rime della selva» romr tanta sua
lirira è piena di
dissidi,
di contraddizioni. rh r sono
rarr a chi cliird r al l'o rla non conclusioni filoso-
firlie. ma rrsprrssionr. iu forma ili brllrz. u. di rio
rh r si apila nririntim o. l'ansia. I*iilrab* !..riunito
di uno spirito.
Uno dei mille aforismi rlir «‘ intitolano « K rrr
homo», libro in rui il G ra f ha condensato tanta
esperienza di uomini e ro«r r tanto pensiero, dice:
ii Nuocr alla fama drlla più pran parli* depli uomini
l‘r«srrr troppo intimaiurutr rono»riuti: a quella
depli uomini vrranirntr prandi piova».
Kssrrr intimainriitr conosciuto "iova r pioverà ad
Arturo G raf rlir. critico r maestro, affrontò con
acuta intellipeiiza r nobiltà il intenti i più ardui
problrmi drlla vita. dell'arte. drl pensiero: porta,
inantennr viva sempre, dentro I anima, la fiamma
lucente e pura.
Dopo la laboriosa giornata, partendosi, venticinque
anni fa da questa vita, ben poteva ripetere le pa
role di San Paolo: Uom ini vertameli v e rta li. n i f
.sum vonsiimnutt i. fiilem servavi.
C IU S E P fE GALLICO
SO