

sua monografia su
Torino
( Collezione Italia
Artistica . Bergamo. I*MI ) ne «là una pre-
«•i>a erudita descrizione.
I n'altra notizia sulla Metropolitana. Il suo
campanile si costruì in «I
ih
* tempi: eretto
nel 1169 per ordine «!«•! v«*scovo Giovanni
Coinpeys. venne latto sopraelevare dal Car
dinale Della Kovere. Esiste un progetto
tracciato nel 1720 da Filippo Juvara per
innalzarlo maggiormente. Circostanze varie n«*
hanno impedito l'attuaziom*. sehhene Vittorio
\medeo II avesse già disposto perchè si av
viassero i lavori.
Nel 1530
si
edificava la chiesa di San Dal*
mazzo sui
resti
— sembra — d'un tempio
preesistente fondato nel 1221. La tacciata,
però, venne ricostruita nel 1701. e I aitar mag
giore è del *712.
Alla metà del Cinquecento risale la chiesa
di Sant'Agostino. restaurata nel secolo scorso
dallarchitctto Carlo Ceppi.
In via Garibaldi, sull'angolo di via Stam
patori. sorge l'ex Collegio della Compagnia di
Gesù: edificio coevo all'attigua chiesa dei Santi
Martiri, (ondata da Emanuele Filiberto nel
1577. costruita >u disegni di Pellegrino Ti-
baldi.
Alla line <1**1 secolo stesso, pure in contrada
Doragrossa. su progetto di Ascanio \ittozzi
«i fabbricava la chiesa «Iella Santissima Tri
nità: ma la cupola è del 1061 e «pianto al
l’interno — intornia il Buricco — fu rivestito
di marmi, -u disegni d«*l Juvara. dopo il 1718.
IVI \ittozzi è anche la chiesa «*r«“tta n«*l
1583.
in s V m e
col monastero,
sul
piccolo colle
«la allora chiamato Monte d«*i Cappuccini, a
specchio del Po. là dove in precedenza «*ra
una rocca. o bastia, che proteggeva il passo
«1«-1 fiume.
Eccoci agli «‘«litici «*ivili : pochissimi. In via
Porta Palatina, all'angolo nord-ovest con %ia
Basitil a. sorg«- la casa ch«‘ fu abitata da Fili-
herto Pingone. l’arcinoto
Monssu Pingon.
st«i-
riogralo. conigliere «• referendario di Ema
nuele Filiberto. Sulla tacciata, allatto disa
dorna. tinta d'un giallino sbiadito, a ricordo
«Iella \«•«•«•hiaarchitett ura non v'è se non un bre
ve ar«‘o ribassato con semplice cornice in cotto.
N«‘lla medesima strada, sull'angolo di via
T«irquato Ta~so. attrai* lo sguardo un fabbri
cato con eleganti moti\i architettonici e gra
ziole decorazioni in c«»tto. Ivi. sino a qualche
anno fa. era l'albergo d«*lla Corona Grossa .
più volte centenario, in passato rinomatissimo,
negli ultimi tempi andato in estrema dcca-
denza. (Questa casa, che appartiene al sec. \\ I
e forse alla fine del XV . fu restituita nell'an
tico stile dall'ing. Brayda dopo il 1880. I n
edificio di linee consimili si trova in via Gia
como leopardi e tracce isolute di remote archi
tetture sono in diversi muri delle strude vicine.