

settori cittadini di a uta rc hia :
CENTO ANNI DI CARTE
DA PARATI
Bi«o "iiava e«»»*re "ià .
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.lim iti alla fine dell altro
^«‘t'olii |irr ricordar»* « |ia|ià \m hro"io » aulì inizi
tifila «uà carriera i|iial«* maestro ili ra rlr ila parati
*• i «imi prim i trilla tivi «••rullili «opra un r»»zzo pan-
con»-, un |irzzo ili caria alla \olta. lo «lampo um et
tato a ojini im prr««ioiic. una rata-ta ili pc*i -ni le-
fino in funzione di torchio.
La fahhrichclta era «olia a pian terreno «li un a n
tico «taliile in piazza Maria I cresi lin «lai I e
per una ipiarantina «I alini -i era maulenula fedele
alla primitiva «nlr e al tradizionale «istema ili la-
\oro con la u plancia ». come appunto «i chiamava
lo stampo piano clic serviva alla riproduzione dei
di«ej:iii. I*i»i -i era trasferita in \ia \llieri. ingran
dendo-! e «i-temando-i nell edificio contiguo alla
chiesa di San Carlo, proprio nella zona d ell’;».'...aie
pas«aj!»io a colonne e pila-tri Ira la piazza e via
Ninna, tanto che dalla canonica -i “miniava d iret
tamente nel cortile dello «tahiliilieiito.
Nel I8*>2 fu adottata la prima macchina a mano,
nel ‘>7 la prima a motore. Intanto il « vecchio» «i
era associato al figlio \lhrrto e l’antica ditta, ormai
notis.iina in tutta Italia sotto la ragione «li... fam i
glia. più che sociale, «li u Barone Ambrosio e H -
•ilio», passa decisamente all*a\aii"uardia. oltre clic
per i perfezionamenti tecnici apportati alla lavora
zione. per il line intuito arti«tico di Alberto che
seppe dare all** carte da parali di ipiell'epoca ipia«i
un nuovo «tilt* «* una dignità prima «conosciuta.
Lra i|iiella. infatti. l ’epoca «l oro «lei granili mobi
lieri torinesi
i C a lli, i Lauro, i Martinotti. i
Treves. i \ alahre-ia. ««ili I»* due ultime ( !a«e ancora
o""i fiorenti
e
con
essi -i
manteneva
ili
stretto
contatto Mherto Baroni*, per armonizzare i disegni
«Ielle «ile carte con i molivi e lo »lile dei loro mo
llili. talora per «u"fierire auli amici «pialche «no
spunto pedonalissimo
e
originale.
Ma anche tecnicamente. »i accennava, erano siati
realizzali grandi proj:re*«i. che ehhero come la loro
ron«aerazioiie ufticiale alla "rande Esposizione al
Valentino del l ‘)02. ipiando la nostra ditta pre*entò
ima carta il cui di«c"iio. o meglio composizione, ra f
figurava addirittura una cor «a ili biciclette con
«fondo «li pa»*«au"io e contorno ili spettatori. O ccor
revano più «triscioni e almeno mezza parete per
contenere tutta la «cena, che o ""i. con le ca*e mo
derne. imn entrerebbe for-e in una camera intera:
e l'id ea, diciamo la verità, anche riportata a «piel
tempo o a l l u m a t a , che è lo -te—o. ci fa sorridere
perchè non «apreiiiino davvero vederci a tu per tu
ira (piatirò mura con una parlila di calcio o m
arrivo iu volata. Ma
come
prodigio di lavorazione
niente da dire. «»* ri vollero heu trentadue stani]»
per il <li«emio e il «oh» bordo era allo ciiupiaiitJ
centimetri.
l*oi la fahhrica crebbe ancora, lincili* nel l ‘)0(> ?
trasformò iu u anonima » ahhaiidonautlo uli orma
aiii*n«ti locali «lei centro p«*r ima più «pazio«a sedi
ili corso \i"«*vano. L «pii consolidò l«* 'in* fortune
ipii -cimilo ad ampliar«i. qui produce o""i «pia-i I.
metà di tuli»* le carte «la parati che -i fabbricali'
ili Italia. Oli imi i «i tratta deM'azicnda italiana imi
«olo più antica ma anche più importante, il «'ili prò
dotto, appunto perchè la metà del totale che «i con
«urna nel l’a«*«e. «ira che «i è riu-citi a svincolare
praticamente «la o"iii importazione straniera, lo •
può coii'idcrarc presente nel rimpianta per cent
delle ca't* italiane. L. come veilrenio. si traila «li in
prodotto le cui materie prime
-olio
fornite, trami
ima «ola. «lall'industria nazionale.
Ce n era iiisomma a «uHirirnza per con«i"liarci un
ricognizione -ul posto. L infatti eccoci ipia a rifr
rirvene...
* * *
Carta "r**""ia. colori «■ colle. La triade necessari
per la più elementare come p«*r la più fantasio*
carta da parato.
La carta «ire""!a viene fornita nella larghezza re^i
lamentare ili cinipianta centimetri «* in ta"li di lut
"hezza variabile dai *>00 ai 13(11) metri avvolti
bobina. K composta p«*r il 2 0 -3 0
ili cellulosa, co
il r«*'to costituito ila pasta di l**"iio e cariche \ari*
Giunge direttamente dalle cartiere nazionali.
I colori som» lacche a*l acqua, fabbricate anche nel
nostra città e a Settimo, che qui vendono «tempera
a redola d ’arte e variamente miscelate a
«ecoiK
delle tonalità richieste «*oii «peciali colle che d
vranno fi-«arc il pigmento »ulla carta. La ma""ii
parte ili *pie»ti collanti
«olio
prodotti in Itali
tranne alcuni tipi per carte
finissime
che
«i
ricavai
ila pelli di ronif:lio.
Ma l'interessante è la stampa. e«**"iiita in modo co
tiuil«i ila "ramli macchine che «i potrebbero chi
mare rotative a cilindri multipli. I na «li e««e è i
*pie»to momento ferma perchè «i è dietro ad a
viaria, ed è il capo-reparto che tra un ordine
l'altro ci fa fare la «uà conoscenza.
(Questa i* a -ei colori
ci ilice
ma ad of
minio, a parie i dettagli e il numero «lei ciliudi
I*