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I; interesse più sin go lare è la casa di via

Mei' aliti il. T: stile

tipico mediocvale

regi-

*tra io le gu ide. ina. in v e rità , a n c h e q u e sto

riferibile al periodo tra il chiudersi del secolo

et imo qu in to e l'inizio del d ecimo sesto . I a

Ironie in r ip r is tin a la nel 1890. \ i sono finestre

ad arco a pieno sesto , a ltre c h e a c c e n n a n o

I a cu lo , u n 'a ltr a r e tta n g o la re e q u a d r ip a r tita ,

t ulle con c o rn ici in c o t t o ed e la b o ra te d e c o ­

ra/ioni floreali, d io c h e più colpisce, poi. è

IV 'i-ten za di tr a c c e di mu ro raffo rz ato con

ciottoli d isposti a sp in a di pesce, cioè a doppia

linea e con le pu n te con v erg e n ti.

l.'Cinpi di tali strutture — clic dovevano

usarci per opere murarie a fasci»* o a fronti

complete — si ritrovano altresì in vecchie e

rustiche case canavesane. In quella torinese le

tracce accennate, già abbastanza diffuse verso

\ia Mercanti, sono assai più estese — alter­

nate a sode cinture di mattoni — nel lato sud,

|>ro-pieiente una rientranza della strada. Non

'i può non varcare il portone: soglia povera,

ma nel cortile agili pilastri sorreggono archi,

purtroppo chiusi da recenti costruzioni.

Si

tratta d una casa civile a se

o

del settore

«I un gruppo di edifici clic prendeva l'intera

isola

. fino alle vie Barbaroux e San Tom­

maso? Domanda logica se «i riflette ai vari

cortili mediante i quali le abitazioni sono tra

di loro comunicanti e più se si considerano

gli avanzi di fregi c d una finestra sulla fac­

ciata della casa n. 9 di via Barbaroux. avanzi

<li »tilc identico a quello del menzionato edi­

ficio di via Mercanti.

Terminiamo la rassegna. Altre vestigia ri­

mangono qua e là, in cortili c porticati, specie

nella zona tra le vie \ \ Settembre e della

Consolata: ma. tutto sommato.

«0110

numeri­

camente scarsissime. Fenomeno strano in una

città clic pure ebbe larga importanza nella

storia del (Quattro e del Cinquecento. Par­

liamo di vestigia

visibili,

clic parecchie devono

e ss e r v e n e

di nascoste sotto i banali e sordidi

intonaci.

Si

opina, anzi, clic certe vie torinesi del

Medioevo fossero più spaziose di quanto oggi

non si presentino. Sulle antiche facciate, pro­

babilmente. si costruirono nuovi brutti edi­

fici. i (piali invasero la strada, restringendola

talvolta d'ini buon terzo.

Se così

è .

si può concludere clic molto tu

Torino mcdioevalc e cinquecentesca resti an­

cora da scoprire.

CARLO MERLIMI