

panti. Il magazzino librario, cui si è potuto assicurare
un min mo di sicurezza — premessa indispensabile
non solo per quals asi iniziativa, ma anche per i com
piti più elementari di conservazione del nostro patri
monio — è stato corredato di scaffalature metalliche
recuperate fra il materiale sinistrato ed opportuna
mente riattate. Ai
2.151
metri di palchetto su due
piani installati nel
1947
, quando fu resa possibile la
riapertura al pubblico della biblioteca con un primo
corredo di
60.000
volumi, se ne sono così aggiunti
1.335
nel mese di ottobre. Di conseguenza si sono
potuti mettere in ordine, e quindi a disposizione del
pubblico, molti dei p:ù che KM).(KK) volumi ancora
accatastati alla rinfusa sul pavimento o rimasti nelle
cantine di Falazzo Madama, chiusi nelle casse che ser
virono allo sgombero imposto dalle misure belliche
di protezione antiaerea. Il piano superiore della nuova
scaffalatura metallica ha accolto parecchi dei nostri
fondi più consistenti ed importanti, come le sezioni
Fascismo, Gea, Giobertiana, le librer e Bobba, Cervi,
Ferdinando di Savoia, Gioberti, Occella. A migliaia
poi si vengono sistemando, al piano inferiore, i volumi
dei vecchi fondi, riordinati in modo da sfruttare al
massimo il sempre scarso spazio disponibile, e rische
dati, data l'assoluta insufficienza dei cataloghi com
pilati prima del 1928 Nei mesi precedenti al mon
taggio degli scaff?ii già si era provveduto a compiere
le medesime operazioni nei riguardi della magg’or
parte dei doni pervenuti dopo il
1941
e lasciati in
disparte, mentre veniva intensificato il normale incre
mento librario, salito nel
1952
a
5.039
nuove acces
sioni per un ammontare di L.
3
.
095.498
effettiva
mente spese negli acquisti (cui andrebbe aggiunto
un valore di L.
1
.
510.978
attr buito alle opere non
acquistate). A titolo di curiosità, si può osservare che
le nuove accessioni furono
5.353
in
13
mesi, dal
1
dicembre
1951
al
31
dicembre
1952
; in misura
pari, cioè a quelle reg'strate nel
35
mesi precedenti
(esattamente
5.344
dai primo genna o
1949
al
30
no-
verbre
1951
).
Insieme al problema dell'inserimento delle nuove
schede si è presentato quello dell'integrazione dei
cataloghi con le decine di migliaia di schede corri
spondenti ai fondi rimessi a disposizione del pubblico.
In occasione di questa necessar a operazione sia il cata
logo alfabetico per autore, sia quello per soggetti
vennero sottoposti ad una completa e radicale revi
sione, tuttora in corso, allo scopo di eliminare le
disuguaglianze, le inesattezze e gli errori di ordina
mento conseguenti alle varie traversie subito dalla
Biblioteca dopo il
1929
, anno in cui vennero impo
stati, su schede di nuovo modello, i due cataloghi
suddetti, limitati, purtroppo al materiale librario
acquistato dopo di allora. Si è assicurato così un
rispetto molto più rigoroso delle norme in uso,
e perciò stesso una maggiore uniformità di criteri,
senza dimenteare tuttavia il carattere della biblioteca
ed il vasto pubblico a cui essa si rivolge, e che si è
cercato di agevolare nelle ricerche con numerosi rinvii
ed altri accorgimenti. Nello stesso tempo si è gettata
una base più solida per il lavoro, lungo e impegnativo,
di completa r cattazione dei vecchi fondi.
Non sono stati trascurati neppure gli sparsi e
spesso infelici locali che ospitano gli uffici, la biblio
teca circolante centrale e quella musicale, tutti, nel
corso d quest’anno, decentemente ripuliti e rimessi
in ordine, sì da permettere una migl ore e più razio
nale utilizzazione dello spazio sempre troppo esiguo.
Si sono così potute togliere dalle casse dov’erano
relegate, e ordinate in decorosi armadi, le ricche col
lezioni di documenti e lettere sciolte, molti mano
scritti, fra cui quelli del Gioberti, e i libretti d’opera:
e, pur fra gli altri e più urgenti lavori, si è trovato
modo di porre mano al riordinamento degli autografi
acquistati nel
1934
dagli eredi Prior, tuttora privi di
qualsiasi catalogo od inventario.
Proprio le attuali condizioni della Biblioteca in
fatti, mentre diminuiscono di peso del servizio pub
blico, postulano un'azione
i ed intensa perchè
si possa a suo tempo trasferire nel nuovo edificio un
tutto organico e relativamente efficiente, anziché una
congerie informe di materiale utilizzabile solo dopo
anni di lavoro. Questo lavoro è stato invece iniziato
senza ulteriori indugi, e sono in proporzione aumen
tati, per mole e la difficoltà, dai compiti imposti al
personale, sensibilmente inferiore, per di più, sia
quantitativamente sia qualitativamente, a quello in
servizio durante gli scorsi anni. Ciononostante quasi
tutti i dipendenti hanno adempiuto a tali compiti in
misura soddisfacente, ed hanno dimostrato una ade
guata buona volontà anche nel miglioramento del
proprio livello di cultura professionale.
Degna di menzione è stata la diligenza impiegata
dagli elementi meglio qualificati nella revisione dei
cataloghi, particolarmente di quello a soggetto, dove
sono state inserite le schede relative ai fondi già ac
cantonati, mentre si è proceduto alla unificazione
delle parole d'ordine troppo spesso scelte a casaccio,
non solo senza alcun criterio di uniformità, ma
anche senza alcun nesso logico fra di loro e col con
tenuto delle s ngole opere. A tale scopo ci si è serviti,
come guida, del più vasto « soggettano » a stampa
esistente, quello della Library of Congress americana.
Non va dimenticato, a questo proposito, che la
sollecita cura della nuova Amministrazione non si
è rivolta soltanto alla ricostruzione edilizia della
Biblioteca ed alla sua, sia pur provvisoria, sistema
zione attuale. In occasione delle revisioni cui venne
sottoposto il regolamento organico in corso di appro
vazione, si è creato un nuovo ruolo di bibliotecari di
gruppo A, allo scopo di assicurare ai nostri istituti,
in sufficiente misura, personale adeguatamente qua
lificato e preparato: e questo nonostante la disposi
zione poco favorevole per cui talune correnti d’opi
nione continuano a considerare i servizi di
lettura
pubblica e in genere di educazione
popolare materia
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