

nodi di morta, ma senza eccessivi affollameli». Due
linee benemerite.
Brutta, antipatica, insufficiente, come il numero che
la contraddistinguo, la linea N. 19. Ha usurpato il
vecchio capolinea della DUF. e. attraversando tutta
Torino, va a fermarsi in uno spiazzo privo di nome
e senza significato. Non si capisce bene quali siano le
ragioni, transustanziali per cui non prosegua oltre il
capolinea dell’Ospedale Maunziano, nè perchè non si
fermi prima. Le vetture ci arrivano esauste, stanche,
vuote; sempre fuori tempo. Per qucH'unica strada che
unisce la borgata Madonna di Campagna (che non
riesce a essere un rione cittadino, rimane sempre una
borgata) giunge per corso Principe Oddone in piazza
Statuto; passa poi per via Ccrnaia e corso Re Um
berto sui binari comuni con altre linee, ma si com
porta male; per vedere un 19 bisogna che passino al
meno due tram di qualsiasi altra linea che si rispetta
(3, 20. 13); poche vetture vengono immesse sul per
corso c di quello poche, escluse le ore di punta, la
metà rimane ferma, inutilizzata ai due capilinea per
ore od ore (Ah, il computo dei tempi passivi!). Nel
tratto centrale del percorso è affollata, ma si svuota
presto. Impagabile quel nuovo anello sghimbesciato,
chc disegna al capolinea del Maunziano, si direbbe
che sia riuscito a riassumere 111 pochi metri tutti gli
inconvenienti del contromano, deH’attraversainento al
l’impensata, della scomodità per sè e per gli altri. E una
linea che, nel nuovo riassetto, verrà tutta modificata,
smembrata, spezzata. Benissimo. Nessuno la rimpian
gerà perche adempie molto male al suo compito.
Perfetta invece la linea VENT I. E il tram degli
impiegati, dei bancari, dei commossi di negozio, dei
professionisti. Veloce, regolare, sempre pronto, svelto,
il VENT I è preferito al T R E anche dagli abitanti dc|
C IT T U R IN chc si recano in centro. E la classica
linea delle ore di punta. L’agglomeramento di gente
nel mezzogiorno e alle 14 arriva a un vertice chc non
viene facilmente raggiunto in altre linee. Ma non dà
luogo ad inconvenienti. Il pubblico del VENT I vi è
abituato e si disimpegna con abilità ed eleganza. Ogni
tanto, c vero, dalla calca informe si leva una vocina
corrucciata che esclama : « Ma perchè non mettono
quelle belle vetture grandi dove ci su tanta gente! *
E la ingenua esclamazione riempie di allegria e dà
magan luogo a qualche frizzo. Talvolta invece è l’as
sennato signore il quale comprende benissimo chc le
belle vetture ampie se non sono sul VENT I è certo
perchè sono su un’altra linea dove ce n’è più bisogno,
ma dalla sua mento enciclopedica cava fuori una tro
vata non mono geniale: « Dovrebbero fare una se
conda porta d ’ uscita al tondo della vettura! » Ciò
dotto scende convinto di aver scoperto l’ uovo di
Colombo.
Il VENTI ha un percorso razionalissimo. Parto da
San Paolo e por corso Ferrucci e corso Francia arriva
a piazza Bernini, attraversando poi il PICCOLO TO
R INO por via Duchessa |olanda. Passato il cavalcavia
di Porta Susa infila via Ccrnaia 0 va dritto tino a piazza
Carlina. Qui, quando 1 suoi passeggeri si sono dira
dati e sono ormai tutti seduti, si divido in duo rami;
alternativamente una vettura prosegue por via Maria
Vittoria fino alla Villa della Regina, un’altra volta
por via Rossini 0 via Catania e arriva al Cimitero.
E una linea di piena soddisfazione, di buon rendimento;
una dello lineo migliori. Pare che sia una delle prime
chc verranno soppresso 0 sostituite con autobus...
Una linea che lavora molto, ma che non ha nes
suna bolla carattcristica anche per il genere di vetture
che vi tanno servizio, è la OTTO . Si può dire la linea
dei increati. Dal lontano Regio Parco arriva por via
Bologna e via Priocca a Porta Palazzo; l’attraversa,
passa davanti al Municipio, arriva in piazza Solferino;
poi si ponte, svolta in corso Matteotti, non ha il co
raggio di arrivare a Porta Nuova, e infila via San Se
condo per sfociare poi in corso Stupinigi solo all’al
tezza del Mauriziano. Abbandona il corso alla fine di
piazza d’ Armi e va a fermarsi ai nuovi mercati in
piazza Galimberti. E la linea chc ha anche... i con
vogli merci, ossia le vetture che trasportano i cestini
di frutta e verdura dal mercato ortofrutticolo ai detta
glianti del centro. Linea indaffarata, sempre frequen
tata da donne con ceste c con borse. Nel viaggio di
ritorno, grazie al senso unico, percorre via Sacchi in
vece chc via San Secondo, perciò passa di fianco alla
stazione; ma da via X X Settembre esce subito c in
corso Matteotti si affianca alla linea ascendente. È un
tram nettamente popolare e popolano.
Pur avendo lo stesso capolinea ai Nuovi Mercati,
ha però diverse caratteristiche la linea 2 1, la quale si
dirige subito d * un’altra parte; passa sotto la FIAT
c arrivata in via Nizza, va dritto fino a Porta Nuova.
Di qui, sempre a,causa del senso uiùco, volteggia (in
gombrando anzichcno) per corso Vittorio e via Carlo
Alberto raggiungendo piazza Vittorio Veneto per via
Principe Amedeo. Passato il Po, va dritto per corso
Casale fino al Motovelodromo. Inutile dire che da
questo lato è la linea degli sportivi, ricercatissima nelle
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