

SUL M0NCEN1SI0
INESORABILE
Ir,rati ti cinge roi suoi raggi di sole,
invilii ti bacia sulla nivea vesta,
im an ti reca le nascoste viole
e gli effluvi ti dà della foresta.
lo chiesi una piccola cosa:
vedere una rosa fiorire;
offrire volevo la rosa
al cuore, per farlo gioire.
Ma tu non senti amor: sei freddo, altero
e il sol si stanca e altrove se ne va
tu resti solo, nel silenzio nero,
mentre io ramare mio l'ho sempre qua.
Fu vana l’attesa. Declina
la vita, n ell ombra silente:
non rosa raccolsi, ma spina,
pel misero cuore dolente.
IL LIBRO DEI RICORDI
Chino la fronte e penso
altamore che fu...:
un altare,
f
incenso,
un idolo: eri tu.
Poi venne un crudo fato,
raltare rovesciò,
quelTidolo ha rubato
e ad altri lo donò.
Sulle rovine ancora
s'aggira un'ombra bruna,
1incenso porta ognora,
ma senza speme alcuna.
Passa nellaria liete
stormir di fronde strano:
non senti un pianto greve
venire da lontano?
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