

BARUN LETRUM
a V e m o r t
di G I O V A N N I A D E L C H I
Il 16 maggio 1755. nella città di Cuneo chc aveva
strenuamente difesa e tenacemente amata, moriva il
Barone Federico Guglielmo Leutrum. Tre giorni
dopo il suo corpo trovava degna sepoltura nel tem
pio valdese detto il Chiabasso. nella tranquilla valle
di Luserna, presso i suoi compagni di fede.
Quest’uomo non ebbe i natali nella nostra terra,
ma ad essa dedicò tutta la vita e fu. tra i capitani
stranieri che servirono al soldo di Casa Savoia, fra
i fedelissimi ed i più valenti tantoché nelle terre
che ne videro il valore il suo nome* è tuttora popo
lare.
D i nobile fam iglia di stirpe tedesca, egli venne
giovanissimo in Piemonte ed a soli 14 anni lo tro
viamo nel reggimento di Schoulembourg, armato dal
fratellastro colonnello Carlo Magno Leutmm . a ser
vire la bianca croce di Savoia sotto la guida del
maestro capitano Ernesto Vabren.
Per meglio affermare come il nome suo e della
sua famiglia sia legato alla storia di nostra gente,
ricorderemo che quattro sono i soldati di questo
nome che combatterono per i Re di Casa Savoia,
il menzionato Carlo Magno, che all'assedio di To
rino del 1706 perdette un occhio in combattimento.
Federico Guglielmo. Carlo Emanuele e Carlo Ales
sandro. morto appena sedicenne nella battaglia della
Madonna dell’O lmo in quel di Cuneo.
Nel 1725 a 33 anni troviamo il Barone Leutrum
tenente colonnello nel reggimento Rehbinder. dove
rimarrà pur»* col grado di colonnello che sette anni
dopo gli venne conferito per il riconoscimento degli
speciali servizi prestati. Nel 1735 viene nominato
brigadiere di fanteria per il valore dimostrato nelle
due campagne del 1733-34. Nel 1743 alla battaglia
di Camposanto sul Panaro rimase ferito mentre tra
scinava all’assalto una schiera di piemontesi contro
le truppe spagnole. A lui si deve il merito princi
pale della vittoria in quella fausta giornata e, in
un diploma firmato da Re Carlo Emanuele, leg
giamo:
#
« ... sia per la singolare fermezza e bravura nelle
militari imprese in cui ha dato ben lodevoli riprove-
in tutti i riscontri, nei quali il nemico si
è
a lui
affacciato, e massima nell'affaro di Camposanto, ove
ce la ha autenticate col proprio sangue per la ferita
che ricevette, che invitati anche a noi a fargli riseti
tire sempre maggiori gli effetti della giusta propen
sione che abbiamo per i d i lui avanzamenti ci
siamo
con piacere disposti a promuoverlo al carico di