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tratti di passeggiate collinari di interesse ambientale

e naturalistico.

Un discorso a parte va fatto a proposito del le-

gname delle piante di alto fusto cresciute sui terreni

delle «vigne», legname generalmente di spettanza

dei proprietari ed escluso dai contratti di mezzadria

o di affitto.

Il legname da lavoro o da costruzione delle pian-

te d'alto fusto della « vigna» costituiva una riserva

di capitale rapidamente monetizzabile, da utilizzare

in particolari occasioni della vita della famiglia o

della proprietà: si trattava del legname degli alberi

nati da seme, lasciati crescere entro il bosco ceduo

(in prevalenza roveri, ciliegi selvatici, frassini), o

piantati in prossimità della casa o in filari lungo le

strade interne (da ricordare in particolare al proposi-

to, noci e ciliegi, alberi da frutto che fornivano otti-

mo legname da lavoro, largamente impiegato nel

passato).

III.3.

Valore det bosco nel paesaggio cotlinare.

La natura e i caratteri descritti del sistema dei

boschi ed i rapporti strutturali tra boschi e colture

nell'ecosistema collinare hanno connotato profon-

damente la fisionomia storica della collina torinese.

Tali caratteri fisionomici possono essere ricono-

sciuti tuttora, in particolare

— nel grande disegno complessivo della collina

torinese (111.3.1.)

— nel paesaggio di valle (111.3.2.)

- nel paesaggio di versante (III.3.3.)

- nel paesaggio collinare sul Po (IIL3.4.).

III.3.1. Valore nel disegno collinare d'insieme.

Il grande disegno complessivo dei boschi colli-

nari, già descritto al punto I, è chiaro e mnemonico:

un corpo boscoso di copertura sommitale, pressoché

continuo, che si dirama in lembi di bosco nei versan-

ti settentrionali ombrosi (« inversi ») delle dorsali

collinari scendenti verso il Po.

Nell'immagine storica d'insieme della collina

torinese, il sistema delle aree a bosco costituiva

come un'ossatura portante di riferimento dotata di

discreta continuità: il grande ventaglio delle dorsali

collinari scendenti al Po era scandito dalla succes-

sione alternata dei versanti bacii (« inversi »), preva-

lentemente boscati e disabitati, e dei versanti solatii

(« indiritti »), prevalentemente coltivati e disseminati

di insediamenti e di « vigne».

Tale struttura paesistica d'insieme, lentamente

evolutasi nei tempi, era ancora vivida e perfettamen-

te leggibile alla vigilia della seconda guerra mondia-

le, come dimostra la «mosaicatura» delle fotografie

aeree del 1936 (

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)

I recenti fenomeni degenerativi dell'ambiente

storico collinare (l'abbandono e 1' inselvatichimento

delle colture, le urbanizzazioni inadeguatamente

regolate, le edificazioni diffuse e casuali) hanno in-

taccato in prevalenza i versanti solivi; per contro i

versanti ombrosi, coperti di bosco, per varie ragioni

inadeguati alla edificazione, sono rimasti prevalen-

temente intatti.

Di conseguenza il grande disegno pressoché in-

tatto del sistema dei boschi, costituente ossatura sto-

rica dell'immagine d'insieme della collina, assume

oggi un ruolo importante di riaggregazione e di ricu-

citura dei lembi ancora riconoscibili e reintegrabili

dell'originario tessuto agricolo collinare, costellato

di « vigne », costituenti insiemi preziosi di elevato

valore storico artistico ed ambientale (cfr. relazioni

sui complessi «V» e « C»).

III.3.2. Valore nel paesaggio di valle.

Passando alla scala più ridotta dello spazio di

valle, i boschi delle diverse nature descritte (di co-

pertura sommitale, di versante « inverso » , di ripa e

di vallone scosceso) costituiscono nell'insieme im-

portante cornice ai versanti solivi agricoli suddetti,

costellati di «vigne»

— boschi sommitali coronano la valle verso

l'alto

- boschi di versante « inverso » costituiscono

quinta verde contrapposta frontalmente

— boschi di ripa o di vallone scosceso conchiu-

dono talvolta la valle dove questa si restringe verso

il basso.

La conservazione e la reintegrazione degli orga-

nici rapporti paesistici con la cornice di bosco sono

oggi importanti per quei lembi dell'originario tessu-

to agricolo collinare, costellato di « vigne » storiche,

che l'amministrazione cittadina deciderà di conser-

vare.

IIL3.3. Valore nei versanti solivi prevalentemente

delle dorsali collinari.

I brevi tratti di bosco di ripa e di vallone scosce-

so presenti nei versanti solivi, prevalentemente agri-

coli, delle dorsali collinari, costituiscono spesso

elementi paesistici di separazione, scadenti il ver-

sante in complessi di colonizzazione agricola relati-

vamente separati.

Tale ruolo è particolarmente evidente nel versan-

te solivo della dorsale di Superga, eccezionalmente

ampio e articolato (complesso «V

i

»).

Nella mappa, tali tratti di bosco non sono stati

trattati come aree a sé stanti da sottoporre a discipli-

na; sono stati aggregati ai complessi «V» di cui

costituiscono parti integranti.

III.3.4. Valore nella corona di poggi e piccole con-

che dominanti sul Po.

I brevi tratti di bosco presenti nelle ripe e nei

valloncelli scoscesi delle ultime propaggini collinari

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