

156
Tav. 41
CASA ZUCCARELLI
Via Cernaia 31
Palazzo ad abitazioni e negozi, con portici.
Segnalazione di edificio di interesse documentario, significativo esempio di palazzo a portici per residenza signorile d
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(2.1.2. )
tardo gusto floreale.
Realizzato nel 1915 su progetto di Carlo Mario Zuccarelli.
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L.R.
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L'Architettura Italiana ..,
1917. n. 9.
157
COMPLESSO DI CORSO VINZAGLIO
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Corso Vinzaglio (tra Via Cernaia e Corso Matteotti)
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Tav. 40/41
Complesso urbano pianificato.
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(2,0.1.) Complesso ottocentesco di valore ambientale, costituito da sequenza porticata di isolati o di parti di isolato, realizzata
secondo allineamenti e norme di piano.
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Il complesso è stato realizzato su terreni già appartenenti alla Cittadella, lottizzati dal Comune e regolati da piano nel
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1878. È costituito da case da reddito caratterizzate da razionali e decorose risoluzioni architettoniche degli spazi
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principali di distribuzione (androni, scale), degli spazi di cortile (coperti e chiusi) e dei corpi di fabbrica principali e
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secondari.
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P.S.
G.
BOFFA,
1975, p. 48; V. CoMoLI
MANDRACCI,
in
AA.VV.,
Torino città vive
1980, pp. 215-237.
158
--
CASERME CERNAIA E PIETRO MICCA, CORPO DI POLIZIA STRADALE
Via Cernaia 23, Via Vittorio Amedeo
II,
Via Valfrè, Via Avogadro
Tav. 41
Caserma e altre attrezzature militari in origine Scuola di Applicazione dei
R.
Carabinieri.
(2.2.4.) Complesso di edifici parzialmente di valore storico-artistico, significativo polo ambientale della grande arteria al cui stile
si subordinano gli edifici eclettici antistanti.
II capitolato, firmato dal generale Barabino nel 1864, comprende la caserma Pietro Micca (costruita su disegno ing.
*
Griffa) e la Cernaia, opera del gen. Castellazzi e di Camillo Riccio.
M.L.P.
AA.VV.,
Guida ]...],
1982, p.
27.
159
MASTIO DELLA CITTADELLA
Via Cernaia, Corso Ferraris
Parte residua della Cittadella.
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—
Tav. 41 Complesso di costruzioni e di edificio di valore storico-artistico e documentario.
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(2.2.4.)
È quanto resta, fuori terra, della Cittadella fatta erigere da Emanuele Filiberto nel 1564-68 su disegno di Francesco
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Paciotto da Urbino. Costituiva l'ingresso alla fortezza.
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Ex-L.
10891/939
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P.S.
C.
PROMIS,
1871.
160
COMPLESSO DI PIAllA SOLFERINO
Piazza Solferino
Complesso urbano coordinato da norme di piano.
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Complesso ottocentesco di valore ambientale costituito dagli isolati racchiudenti Piazza Solferino, importante polo di p:
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Tav. 41
(2.0A.)
legamento tra la città barocca e gli ampliamenti otto-novecenteschi verso la Cittadella.
II complesso è stato realizzato, secondo i fili fissati dal piano di ingrandimento verso la Cittadella del 1857, dove
preesisteva l'informe piazzale del Mercato della Legna, sul margine sudoccidentale della città fortificata barocca. La
presenza della nuova piazza ha fornito il coevo recupero del tessuto edilizio periferico adiacente (Via Prati, Via Alfieri).
.
Sulla testata della piazza verrà a convergere l'asse diagonale di Via Pietro Micca (piano di risanamento del 1885). Gli
.
edifici, di diversa epoca e gusto, sono caratterizzati da razionali e decorose soluzioni architettoniche negli spazi di
distribuzione e di cortile e nei corpi di fabbrica, principali e secondari.
P.S.
V.
COMOLI MANDRACCI,
in
AA.VV.,
Guida i...],
1982, pp. 257 sgg.
160 bis
TEATRO ALFIERI
Piazza Solferino 2-4-6
Edificio ad uso teatrale (facciata).
Tav. 41
(2.2.5.)
Edificio di valore ambientale, significativo esempio di un eclettismo di ritorno, tipico delle opere architettoniche
-:
novecentesche di prestigio.
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L'edificio sorse su disegno di Barnaba Panizza nel 1855-57, subì un incendio nel '58 e venne riedificato dallo stesso
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Panizza entro l'anno. Venne distrutto in seguito più volte e ricostruito mantenendo — soprattutto esteriormente — le
linee originali: nel 1877 dallo stesso Panizza venne ridisegnata la sala, nel 1901 da Pietro Fenoglio furono ampliati
l'ingresso e i servizi, nel 1927 da Eugenio Mollino fu risistemata la sala e nel 1949, dopo la devastazione causata da un
bombardamento, fu ricostruito quasi totalmente dagli ing. Panizza e Lorenzelli.
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LP.
L.
TAMBURINl.
1966, pp. 155-157, 208-211: M.
LEVA
Pisrol, 1969, p. 55.
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