Table of Contents Table of Contents
Previous Page  88 / 851 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 88 / 851 Next Page
Page Background

ad un tratto della circonvallazione napoleonica a

promenades

pubbliche definita con il

PLAN GÉNÉ-

RAL D'EMBELLISSEMENT [...]

del 1809: in quel

piano il corso alberato appariva già progettato come

asse di simmetria trasversale, da ovest ad est, di una

grandissima piazza alberata di pianta quadrata con

angoli smussati ed esedre laterali (Lorenzo Lombar-

di, 1812). Nella Restaurazione il

Piano Regolare

della Città di Torino, e Sobborghi

[...] (Gaetano

Lombardi, 1817) confermò andamento e tipologia

urbanistica della piazza, introducendo una variante

semplificativa (quadrato con angoli smussati soltan-

to) ed avviando per la zona un ruolo più specificata-

mente per abitazione e per servizi cittadini (Pubblici

Macelli, 1825). Nel tratto specifico la storia dell'as-

se si incrocia con quella dell'asse a.4 « Via Milano-

Corso Giulio Cesare», della direttrice d.7 «Borgo

Dora-Corso Vercelli» e, soprattutto, con l'impianto

e la trasformazione del nucleo di Piazza della Re-

pubblica («Porta Palazzo »).

II corso risulta proseguito assialmente verso le-

vante, fino al Po, nella pianificazione urbanistica

dell'ingrandimento di Vanchiglia, avviato nel 1844

e confermato da Carlo Promis col piano per

l'In-

grandimento parziale della città nel quartiere Van-

chiglia e sue attinenze

(1852); analogamente, verso

ponente, fino al sedime ferroviario della linea Tori-

no-Novara nell'ambito del piano per lo sviluppo a

ponente (1846-1851).

I due piani di Porta Susa e Valdocco (R.D. del

1851) e di Vanchiglia (R.D. del 1852), entrambi

dovuti a Promis nella elaborazione conclusiva, defi-

nirono sul fronte settentrionale della città un lungo

corso unitario, analogo al parallelo Corso Vittorio

Emanuele II, con funzione di limite della espansione

edilizia programmata agli inizi degli anni Cinquan-

ta, secondo un modello urbanistico di grande com-

pattezza formale e di notevole densità edilizia, mo-

tivato anche dalle ragioni strategico-militari correla-

te alla precaria situazione politica del Regno Sardo

dopo il 1848.

L'asse fu ulteriormente proseguito verso ponente

attorno agli anni Ottanta fino a raggiungere il limite

della Cinta Daziaria del 1853 in corrispondenza del-

l'attuale Corso Tassoni e fu definitivamente confer-

mato come grande collegamento urbano est ovest

col

Piano Unico Regolatore e d'Ampliamento

del

1908.

III. QUALIFICAZIONE E CONNESSIONI

L'asse a.17 è connotato

nel tratto di valore ambientale e documentario

da Corso Principe Eugenio a Corso S. Maurizio

da cortine o tratti di cortine di edilizia residenzia-

le o mista della metà dell'Ottocento o dei primi de-

cenni del Novecento di valore o interesse ambientale

- dal nucleo di Piazza della Repubblica, con valo-

re storico-artistico, ambientale

e

documentario

- dalle emergenze architettoniche, con relative

pertinenze, dell'ex Manicomio, dei Giardini Reali

(Alti e Bassi), del piccolo nucleo residenziale all'in-

nesto di Corso XI Febbraio, tutti di valore

storico-artisticoo ambientaleodocumentario.

Si annota che in corrispondenza del nucleo di

Piazza della Repubblica assume primaria importan-

za l'asse trasversale di Via Milano-Corso Giulio

Cesare

(cfr. relazione ambiti

1/1

e

7/3

e schede nuclei

1/16,

1/35).

da Corso S. Maurizio a Piazzale Regina Margherita

- da cortine edilizie o da tratti di cortina di edilizia

residenziale o mista di caratterizzazione stilistica

prevalentemente eclettica o libe

rt

y, di valore am-

bientale

- da edilizia a ville o palazzine libe

rt

y o art-déco

di valore o di significato documentario

- dalla emergenza dei Gazometri, e relative perti-

nenze, di significato documentario e ambientale

— da edifici per servizi e industriali di valore do-

cumentario e ambientale

- da una immagine omogenea del paesaggio urba-

no ad alberate continue

(cfr. relazione ambito

8/1)

da Corso Principe Eugenio a Via Arezzo

- da cortine edilizie o da tratti di cortina di edi-

lizia residenziale o mista di fine Ottocento e dei pri-

mi del Novecento, di tipo omogeneo, di valore am-

bientale

- da palazzine di stile eclettico di valore ambien-

tale

dal piccolo nucleo di Maria Ausiliatrice, di valo-

re documentario e ambientale

- dall'emergenza architettonica dell'ex Istituto

Buon Pastore e relative pertinenze, di valore docu-

mentario

- da una immagine omogenea di paesaggio urbano

ad alberate continue

- dal cavalcavia ferroviario in corrispondenza di

Corso Principe Oddone, di valore documentario

(cfr. relazioni ambiti

1/3,

6/1 b,

7/l)

nel tratto segnalato di significato documentario e di

interesse ambientale

da Via Arezzo a Corso Tassoni

- da tratti di cortine di edilizia residenziale o mi-

sta, intercalate con edilizia recente (di sostituzione o

integrazione), di interesse ambientale

— dal persistere di una immagine complessiva,

ancora riconoscibile, corrispondente ad una specifi-

ca struttura urbanistica ed edilizia «entro Cinta Da-

ziaria».

Per l'intero asse risulta qualificante il doppio

filare di alberi, di essenze pregiate.

84