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renze, Crippa da Monza, Rivalta da Alessandria, Tabacchi da Mi–
lano, Argenti da Viggiù, Rega da Napoli, Magni da Milano, Vela
da Torino, che quasi tutti poi fecero dono del loro modello al
Municipio.
Il giudizio cosi pronunziato venne riferito al Consiglio comu–
nale il
29
dicembre 1863. La Commissione era del parere che il
disegno del cav. architetto Cipolla dovesse definitivamente servire
di modello al monumento erigendo, con certe varianti però nelle
figure allegoriche, e nei quattro . bassorilievi attorno alla. base, già
accettate dall'autore.
Non
fu
di tal parere il Consiglio, il quale, per nulla vincolato
"l risultato del concorso, non volle precipitare decisione cosi im–
portante, senza sperimentare prima l'effetto, monumentale del dise–
gno Cipolla, facendone costrurre un modello in piccole dimensioni.
Eseguito il bozzetto, la Sotto Commissione d'artisti già nominata,
con a relatori il conte Carlo Ceppi e il marchese Di Breme, riferì
al Consiglio comunale il
23
giugno 1864, la sua decisione favo–
revole, salvo le poche varianti già prima enunciate. Ciò malgrado,
il parere del Consiglio non corrispose al giudizio della Commis–
sione, ed il progetto Cipolla veniva respinto con
29
voti contro
9 favorevoli.
Credo quindi inutile dare particolari sul concetto a cui s'inspi–
rava il disegno Cipolla, nè sul modo col quale egli lo aveva tra–
dotto in arte. Chi li bramasse può trovarli , col disegno del mo–
numento stesso, a pago 178 e seguenti dell'
Almanacco Nazionale
per il 1864,
edito dalla Stamperia della
Gazzetta del Popolo
di Torino.
Nella successiva sessione, il
20
dicembre 1864, il Consiglio pro–
cedeva alla nomina d'altra Commissione, che, come proposta dalla
Giunta, veniva costituita dei signori conte Sclopis, conte Corsi,
barone Gamba, marchese Ainardo di Cavour,
dqttor
Bottero e del
conte Ceppi, che non avendo voluto accettare, veniva sostituito
dall'avv. Chiaves,
Questa Commissione, a mezzo dell'avv. Chiaves, riferiva al Con–
siglio, in seduta del
2
febbraio 1865, il risultato de' suoi lavori,
che cosi conchiudevano :
«
Deliberi
il
Consiglio affidare allo scultore
Giovanni Duprè di Firenze l'esecuzione del monumento a Camillo
Cavour, dando incarico alla Giunta o ad una speciale Commis–
sione di attivare col prefato insigne scultore le pratiche opportune».
A grande maggioranza di voti il Consiglio
accettò
quella pro-