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I MARMI SCRITTI DI TORINO E SUBURBIO
Il bel lavoro che si può commendare è quello della real
tribuna eretta nel
1778
secondo il disegno di Francesco
Martinez, ed opera scultoria d'Ignazio Perucca. Sembra che
essa fosse succeduta ad ' altra, o che almeno la tribuna
antica fosse stata ampliata e restaurata. Infatti nel 1735 un
certo Ballada aveva saputo destramente liberare le tappezzerie
seriche e
i
velluti che l'ornavano, dai galloni e dalle frange
d'oro a due ordini che le cingevano. Forse, come molte volte
avviene negli edifici palatini, il colpevole era un addetto al
servizio od un protetto che si voleva punire senza menar
troppo rumore. Imperocchè ritrovo che il
IO
maggio di
quell 'anno Carlo Emanuele III faceva sentire al vicario di
Torino, conte Ceveris, di liberare dal carcere quel ladro ed
intimargli il bando perpetuo dallo Stato
(I).
Lo scopo di questa Memoria non permette di estenderci
ad accennare ai tanti e poi tanti avvenimenti religiosi e
politici concernenti, e la reale famiglia, e lo Stato, e i pri–
vati che si successero da cinque secoli a questa parte: matri–
moni, funebri, prestazioni di giuramenti, rendimenti di grazie
solenni per patrie vittorie conseguite, e va dicendo. Già fu
argomento di speciali lavori l'accennare ai ' celebri oratori
sacri che gareggiarono dal
1600
in qua ad ottenere quel
pulpito. Ma non senza notevole fatica, avendo esaminati i
libri parrocchiali dei defunti nella circoscrizione assai vasta
di questa chiesa, madre delle altre torinesi, darò qui un
cenno dei personaggi, o per una o per un'altra ragione
celebrati che vi ebbero sepoltura, e che comprenderà parecchi
principi della Real Casa.
È
solo a dolere che un fatale incendio abbia consumato
i volumi necrologici anteriori al
1680,
i quali ci avrebbero
conservati nomi degni di essere notati. Ci compensi per il
lungo e tedioso lavoro dello spoglio dei superstiti, il cenno
che qui ne diamo, e che potrà essere utile a quanti avranno
(I)
Archivio di Stato -
Corrisp01lden{a della segt'eteria di Stato.
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