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I MARMi SCRITTI DI TORINO E SUBURBIO
Al canonico Giambattista San Martino dei conti di Stram–
bino, altro dei direttori dell'Ospedale di S. Giovanni fu posta
quest'epigrafe:
Joann. Bapt. a S. Martino ex comit Strambini
Hvivs Metrop. Ecc. can.
Maioris Nosocomii moderator
Obiit die III mart. MDCCLXXII.
Negli ippogei della parrocchia di Corte è pure sepolto Pietro
Alberto .Guidobono-Cavalchini Garofoli signor di Carbonara,
cavaliere di corte del Re Vittorio Amedeo III, sul cui sepolcro
fu pOsto questo epitaffio:
Petrvs Albertvs
Gvidobono Cavalchini Garofoli
S. R. I. Baro
Dominvs Carbonariae Sarezani Volpidii
Sylvae
Sancti Georgii et Sancti Victoris
Patritivs civitatis Derthone
Fvngens
Qvo praeditvs mvnere
Regii cvbicvlarii
Obiit festinata morte
Die XVI aprilis MDCCLXXVIII
Agens annvm LVII.
All'epigrafe dell'arcivescovo poco fa accennato, succede
quella dell'economo generale di Torino, Carlo Lorenzo Bal–
lardi, figlio di Gian Domenico Emanuele, che sul principio del
secolo XVIII era stato investito della sua cascina al Gerbido tori–
nese, battezzata Rocca Franca, colla dignità comitale. Fu vicario
capitolare, economo generale, canonico, prevosto, ecc.; e
mori nel 1788.
Ballardvs Karolvs Lavrentivs Roccafranca
Tavrillensis Metropolit. canonico Collegii praepositvs
Abbas sancti Steph. Eporedie:
Vice sacra antistes vrbanvs
Rei beneficiariae vniversae
Apostolici Reg. avctoritate cvrator
Qvi omnibvs mvneribvs nitide fvnctvs
Aetatis svae LXVIII
Pivs in Devm largvs in egenos
Comi, in omnes
Decessit ingenti bonorvm lvctv
Obiit die XXX Junii MDCCLXXXVIII