

S. MARTINIANO
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Il 28 maggio 1708 veniva ucciso il cavaliere Giuseppe
Simeoni de' Balbi di Nizza, d'anni 30. Costui abitava nel
Convento di S. Francesco, e veniva sepolto per concessione
della parrocchia in quel convento. Un caso pietoso seguiva
il 14 giugno 1708 nella persona di un degli agnati dei Mat–
tirolo stabilitisi a Torino sin da quei giorni • . .
«
Carlo
Mattirolo
d~
Barbengo nel Luganese, d'anni 17, morto sotto
la caduta della volta dell\l fabbrica del conte di S. Secondo,
Bianco, muore senza Sacramenti, 14 giugno e sepolto a
S. Martiniano». Altro caso fortuito sgrazioso capitava nel
1714 all'abate
Il
Bonaventura d'Agliè di S. Germano, conte
e canonico di S. Gio. di Lione, d'anni 55» figlio di Carlo
Luigi, marchese di S. Damiano e di Irene di Simiana. Costui
moriva 1'8 ottobre del 1714
«
per un colpo di bracciale as–
sist\!ndo spettatore al giuoco .del pallone
D.
Moriva bensl sotto
la parrocchia di S. Martiniano, ma veniva inumato nel sepol–
creto gentilizio a S. Francesco d'Assisi. Nel 1725 fu sepolto
l'avvocato Marcan tonio Monetti di 75 anni (era figlio di
Alessandro di famiglia originaria di Grugliasco); nel 1732
il conte Ludovico Solaro di Moretta, cavaliere gran Croce
de' Ss. M. e
1.,
d'anni 75 e sepolto all'altare della SS. An–
nunziata di S. M. ; nel 1737 il conte Filiberto Benso di San-
bombe e sep. a S. M. Gio. Domenico Peyrotto di Virle, soldato a cavallo,
morto, ucciso in Cittadella da un colp.:> di cannone, e sep. a S. M. gratis.
Niccolò
Sobiel
alemanno, ingegnere di S. M. Cesarea e maggiore del reg–
gimento Guido Staremberg, ferito in Cittadella e morto sotto la cura di San
Giovanni, ma sep. a S. M. il
22
agosto . Giacomo Giuseppe di Gio. Matteo
Giacomasso di un anno e mezzo morto a S. Gio. ave erasi rifugiato per
causa delle bombe e veniva sepolto a S. Martiniana. Bonifacio
Cambiano
dei dragoni della compagnia di M. Dai, morto in Cittadella per un tiro
di cannone
il
tre settembre sepolto gratis. Giuseppe Dalbert, d'anni I8,
morto
il
sette per un colpo di cannone che
li
troncò la testa fuori del–
l'ingrandimento della città a Porta Susina, sepolto gratis. Conte Filippo
Provana fu conte Ottavio di Collegno morto all'ospedale della carità ave
si "era rifugiato per causa dell'assedio, morto otto settembre, ma costui
veniva sepolto a S. Tommaso.