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I MARMI SCRITTI DI TORINO E SUBURBIO

giavenese sovra memorata, dottore in leg'gi e decurione della

città di Torino, avolo del conte Federigo lodato superior–

mente; Bernardino Raschioira, ch'era un dei figli del vassallo

Bartolomeo e di Giovanna Battista dei conti Petrina. I Ra–

schioira fondavano una commenda dei Ss. Maurizio e Lazzaro;

Filiberto Aste di famiglia vigonese d'origine. Era aiutante

di Camera del Re Vittorio Amedeo III, e fu padre di Giu–

seppe Bernardino anche aiutante di Camera,

il

quale nel 1782

fu investito del feudo di Villanova di Mathi col titolo comitale.

Negli ipogei vi è

il

sepolcro di Ignazio Della Chiesa ve·

scovo, di Casale figlio di Carlo Antonio gentiluomo di Ca–

mera, cav. ' Gran Croce, ecc., fu elemosiniere di Corte, ri·

formatore degli studii e nel 1746 vescovo di Casale. Ag–

giunse memorie ai manoscritti del 'suo benemerito agnato

lllonsignor Francesco Agostino Della Chiesa, e mori nel 1758,

fu sepolto nei sotterranei con questa indicazione:

Ignativs Ab EccIesia

Ex rnarchionibvs Rhodii stvdiorvrn rnoderator

D. Solvtoris M. Tavrinensis Abbas

Postrerno Casalensis Episcopvs

Vita fvnctvs IV Kal. sext. MDCCLVIII

H.

S.

XXXIV.

SAN TOMMASO.

La più antica memoria di questa chiesa sale all'anno

III

5,

nel quale viene accennata nel regesto di S. Solutore

(I).

Nel 1351 troviamo esserne rettore un Guglielmo, nel 1368

un Tommaso, nel 1410 Mainarda

Boglia~i

canonico della

Trinità, nel 1412 Michele da Rivarolo, nel 1456 Giovanni

Viagerio di Virle, nel 1479 Lazzaro Truchetti, nel 1500 Lu–

dovico dei marchesi di Romagnano.

(I) Miscellanea Vernariana N. 8.