Table of Contents Table of Contents
Previous Page  326 / 405 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 326 / 405 Next Page
Page Background

308

I MARMI SCRITTI DI ' TORINO E SUBURBIO

van,o in quelle circostanze; quel dei santi Tommaso e San

Carlo lo ,era dei conti di Verrua; quel

de)

Crocefisso"

.qel

conte Verdina, l'a.ltro delle Stimmate di S. Fraoces,w, del

marchese Faussone di Montaldo, l'altare di tutti i, Santi, ,del

conte Valperga di Cuorgnè, quel di S, Antoçio da Padova"

del conte Excoffier, l'altro ,dell'Epifania.. dei conti Tarino

di Cossombrato e Galleani di Agliano; l'altare di S. Diego,

del conte .di Collegno, quel della

C0ncezion~,

del marçhes.e

del Borgo, e l'altare dell'Annunziata, dei conti Coardi di

Carpeneto.

In quanto a pitture, oltre alle accennate, .

contie.ne

o "onte–

neva lavori del Milocco, del Procaccini, del c.elebre

M.on

-calvo, di Martino Cignaroli padre del paesista Scipione, del

piemontese Giuseppe Duprà, d'Isidoro da Campione; del

mi–

lanese cav. Bianchi. Nella sagrestia Domenicb Olivero a.veva

dipinto sei quadretti rappresentanti in piccole figure alcuni

miracoli di S. Antonio e S. Francesco d'Assisi

j

S. Giovanni da

Capistrano, e beato Salvatore <l'Orta.

La statua e gli angeli dell'altare di S. Lucia furono opera

del celebre Clemente.

Nel chiostro il milanese Giambattista Pozzj àveva dipinto

a fresco in alcune lunette parecchie storie di sànti francescani

scomparse negli ultimi restauri. Ivi i fra,ti avevano il depo–

sito del loro lanifizio stabilito

à

Caselle.

Molti illustri personaggi furono sepolti in questa chiesa; e i

libri 'consultati riferiscono pute in forma di cronaca i nomi di

parecchi che, o morirono nella giurisdizione di questa par–

rocchia, o fun)no benefattori del Convento; e la ricordanza

loro può essere altresI di qualche utile alla storia. Ne citerò

secondo fe'ci sin qui i principali ,; Nel

15&5

nel mese di marzo

il presidente Rullino; 11ei

1602

rtlonsigpor Corrado vescovo di

ForIl, nunzio apostolico. Al

12

gennaio

1605

si legge: «Fra

Bartolomeo Roe'ca, domenicano, inquisitore è morto nel suo

convento, et io fra Pacifico ho fatto questa memoria perchè