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1 MARMI SCRITTI DI TORINO E SUBURBIO
Divo Thomae apostolo
Sacras aedes prae vetvstate sqvallentes
Fvnditvs distvrbatas
In laxiorem ornalioremqve formam
Prolixa Tavrinensivl11 veneratio redegit
Anno MDLXXXV
Faciem pars lapide marmoratam
Pars plastrico tectorio obductam
Piorvm vtiqve civivm liberalitas excitavit
Anno MDCLVII
Fvrentivm ast annorvm pondere qvassam
Plvmbeis tegminibvs tvtam vatiisqve fvlcimentis secvram
Eivsdem S. Templi cvltores effecervnt
Anno MDCCXLIII.
Anche in questa chiesa la maggior parte degli epitafii
andò perduta: il perchè valendoci della consueta collezione
riferiremo quelli de' quali ci vinne notizia, serbato secondo
il solito, l'ordine cronologico. E primo ci si presenta Jacopo
Rossignoli da Livorno, che il Ticozzi nel suo dizionario degli
architetti, ecc., dice ... nato poco prima del
1550,
e che seppe
cosi fedelmente imitare nei grotteschi il Vega che se le
epoche della loro vita lo consentissero verrebbe Creduto
suo allievo. Poco o nulla operò in patria, essendo stato chia–
mato giovane a Torino in quella, ducale Corte che pitl non
abbandonò. Colà mori di circa
60
anni nel
1604;
ed ebbe
onorata sepoltura con epitafio che lo dichiarava eccellente
nei grotteschi e negli stucchi...
L'epitafio sottoposto al medaglione che ci presenta in basso
rilievo l'effigie del Rossignoli si trova alla parete del muro.
J
aco bo Rossi gnol io Libvrnensi
Penicilli gloria
Qvibvscvmqve natvrae amoenitatibvs exprimendis
Ac novis ad omnigenam incrvstationem venvstatem
Comminiscendam effigendisqve argvtiis ingenii artisqve
Solertia clarissimo
Em. Phil. p. ac Car: Em: Sab: Dvcibvs serenissimis
Ob vtriqve sedvlam gratamqve qvam div vixit navatam
Operam acèeptissimo
Septimivs
f.
medicvs P. silicernio
P. E. Anno MDCIV.