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I MARMI SCRITTI DI TORINO E SUBURBTO

del presidente del Senato Ludovico Morozzo conte della

Briga ecc., e presenti all'atto con lei Bona, figlia di Filippo

di Savoia-Racconigi e vedova del fu conte Claudio di Challant,

sotto·priora Margherita di Ceva contessa d'Ormea, Anna

Maria, consorte del presidente Cacherano di Ozasco, Catte–

rina Calcagno, Camilla Baronis, Angelica Forno, Diana Pro–

vana contessa di Revigliasco, Ludovica, consorte del presi–

dente Faussone e Maria Teppati. Costoro costituivano il ca–

pitolo di quella Società e radunavansi colla Confraternita ...

per avere l'Oratorio già fabbricato sovra la gran porta di

quella chiesa verso la Doragrossa in un colla cappella ed

altare della Madonna SS. delle grazie offerendosi di ridurre

a perfezione detto Oratorio per decoro di detta chiesa ed

altare per uso perpetuo della Compagnia, e ciò in virtù di

autorità avuta da quelle sorelle da Filiberto Millet arcive–

scovo di Torino ricevendo cosI quell'Oratorio con tutti i

luoghi esistenti a mano diritta ed a mano sinistra nell' en–

trare di quella chiesa e porta, con che ove la Confraternita

volesse servirsi del luogo ove non s'era fatto la scala per

farvi un campanile, libero alla Compagnia di ornarlo ed ab·

belirlo conforme al disegno e servirsi del quadro ... ; dichia–

rando però che detta Confraternita della SS. Trinità come

guella che sino da principio di sua fondazione nella chiesa

di S. Pietro del Gallo ha sempre avuto in grandissima vene·

razione detto quadro della Madonna SS. e quello custodito

e difeso dalle pretensioni d'altre persone che lo pretende–

vano et ricevuto dall'infinita bontà di N. S. per mezzo del–

l'intercezione della Madonna SS. ·molti favori e gratie in

diversi tempi come appare dalle scritture quali si conservano

nel suo archivio, et indi. fu trasportato dalla chiesa di San

Pietro nell' altare ove ora si trova con molta veneratione et

ottenuto da S. Santità indulgenza plenaria nelli giorni della

Natività ed Annuntiatione, che perciò non intendono li sud·

detti fratelli privarne in alcun modo e pregiudicare la Con-