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TRINITÀ
Dietro l'altare maggiore fu còstrutto il coro per l'uffizia–
tura dei confratelli, e nel novembre del 1578 la Compagnia
fece acquisto da Beatrice Tribù di una casa vicina con giar·
dina attiguo; e cosi si diè principio all' ospizio per alber–
gare pellegrini e ricoverare convalescenti. E prosperando in
pochi anni la nuova Compagnia, fu mestieri abbandonare la
turchino per la comunione; pill altra tovaglia sottile con tre barre di tur–
chino, più altra lunga di lino, più un baldacchinu di damaschino can–
giante ed un altro di tela rossa; più una pezza di tela sottile lavorata di
seta verde e incerrata, più un pezzo di ormesino rosso per ornar l'altare
stretto di larghezza di mezzo raso e di lunghezza di rasi quattro e mezzo
incirca; più due veli di filo lavorati per mettervi sopra i calici, più altro
velo in seta incarnato con le frangie in seta incarnato, più altro velo in
seta gialdo verde e bianco, pill due altri veli bianchi lavorati di seta ed
oro ed altro velo piccolo con lana d'argento di color morello, più tre
veli di poco valore, l'uno bianco e verde, l'altro bianco rigato d'argento
e altro negro; più altro velo per il calice di toccadilia
violetto
e pill altro
velo per ornare l'altare lungo di un raso e mezzo incirca; più altro verde
di lunghezza di due rasi con argento dentro, altro velo di larghezza circa
due rasi, di lunghezza di rasi quattro incirca, forniti
tutti
all'intorno di
giaietti negri;
più rasi nove
di
pizzetti di filo candido' lal·orati alla R. per
mettere all'intorno del contraltare; più un pavaglione all'intorno del con–
traltare; più un pavaglione piccolo d'ormesino rosso per il tabernacolo;
più tre croci, una indorata di legno; lIna di lottone e l'altra di legno;
più un campanino per portare il 55. Sacramento; più un'ancona piccola
della Madonna con la sua vetriata innanzi con sci voti di argento, l'uno
alla Madonna c l"altro al suo figliuolo; più il confessionario e due banchi
d'albera per la chiesa piccoli per far orazione; più un incensorio di lot–
tone; più due rocchetti di lin'o; più la tomba dei morti; più un bottallo
di ferro di capacità di tredici brente incirca; più un'archetta senza chiave,
d'albera; più due campane; più tre libri nei quali si scrivono quelli che
si battezzano e matrimonii e defunti; più undici libri intitolati uno
Fuga
daemonum,
l'altro
'Beattls Amedetts hispanus,
l'altro
Opus~aureum
et legendae
insiglles,
l'altro
AlIrelii prlldmtis Clemmtis viri consularis opera,
l'altro
della nuova scielta delle lettere
di
diversi nobili uomini, altro
Ad sermis–
simum Carolum Emanuelem Sabaudiae ducem,
altro
Atlterialem sacrae scrip–
turae,
due altri intitolati
Prologlls primus,
altro
Hectoris Pi,.to lusitani
e
l'ultimo
Vita jesu XrisPi Redemptoris. Archivio notarile.
Ho dato sede in
quest'opera al presente inventario perchè c'informa della povertà di quel–
l'antica parrocchia torinese, dovendo notarsi che molti degli oggetti ivi
descritti erano ritenuti quasi affatto logori.




