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ALBERGO DI VIRTU

Come della maggior parte degli istituti di beneficenza di

Torino, cosi il merito della fondazione di questo

è

dovuto

al concorso dei privati, e fatta buona prova dopo alcuni anni,

qualcuno dei nostri principi, seguendo il suggerimento di

accorti consiglieri, non mancò di soccorrerlo e venirgli in

aiuto. Fu intorno al 1579 che Gian Michele Maletti, Vicario

della città di Torino,

il

già succitato Lorenzo Giorgis, be–

nefico torinese decurione e sindaco della città,

(I)

Gian Fran–

cesco Chiaretta giureconsulto, e poi senatore, Giambattista

Femelli, lettore nello studio di Torino, Gian Donato Fon–

tanella e Giacomo Filippo Pelliago mercatante lombardo,

tutti confratelli della Compagnia di S. Paolo seppero essere

iniziatori di un' opera che avesse per iscopo di provvedere

all'educazione della gioventù sciolta e vagante.

Essi furono in qualche modo, e sotto certi rispetti, ImI–

tatori della Compagnia di Carità eretta in Roma nel 1520

dal c,udillale Giulio de' Medici; e Carlo Emanuele

I

in un

editto del diciotto dicembre dell'anno 1580, dopo aver di–

chiarato di sapere che alcl!ni Torinesi per ritirare

«

li

garzoni che tutto

il

giorno stavano per la contrada giocando

e attendendo solamente a opere viziose quelli dalla men–

dica vita et quelli dalli vizii et otio alle arti, alle buone di–

scipline, virtù e viver sicuro abbino dato ordine di costi–

tuire un collegio fuori della presente città

»

con abitazione

divisa e comoda nel quale si avessero a ridurre codesti gar–

zoni sl maschi come femmine; deliberava di donare a quel

collegio un reddito perpetuo sulla generale gabella del sale.

Nel 1586 lo stesso principe donavagli alcuni redditi; più

(1)

Se nel suo epitafio riferito alla chiesa del Monte, a pago

,60,

è

detto essere morto nel 1623 a soli 36 anni, deve al certo essere incorso

errore, o nel marmo, o nella trascrizione, come già ebbi a notare con

un punto di esclamazione. Se già dal 1579 egli era decurione, e già aveva

escogitato la fondazione dell'albergo di virtù, doveva per lo meno essere

in sul suo anno trigesimo, e cosi nel 1623 aver superato l'anno settuagesimo.