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I MARMI SCRITTI DI TORINO E SUBURBIO

Nel cenno sovracitato dell' abate Bernardi, questi non

ebbe pensiero di tener conto delle epigrafi che ricç>rdano la

storia di quell'Istituto, non avendone riferito che quella la

quale a caratteri di bronzo, legge vasi sulla porta principale,

che or riprodurremo.

E fra le molte particolarità omesse dal Bernardi vi è pur

quella di non aver tenuto conto dei precipui benefattori di

quest'Opera, e cosi del teologo collegiato Giovanni Bricco

di Ala in val di Lanzo. Questi ne fu rettore per lo spazio

di ventun anno: e ai tempi della dominazione francese rese

qualche servigio a quell'Istituto. Mori ottllagenario nel

1841:

e come all'albergo di virtù seppe essere, vivendo, benefico,

cosi legò al Seminario la sua preziosa biblioteca. La dire–

zione, grata, gli eresse un ricordo marmoreo.

Fu pure dal Bernardi omesso il cenno della cappella del–

l'albergo, che conteneva quadri di Alessandro Trono, di

Giovanni Molinari, ecc., ma ora ridotta ad uso profano.

di detto merluzzo, olio e aceto secondo verrà determinato dal Consiglio;

qual suddetto formaggio dovrà essere maturo di buona qualità, non guasto

nè con vermini; una minestra al giorno, se di paste, di oncie due, di riso,

oncie una e mezza, e se di legumi oncie due e mezza per piazza, ben in–

teso che di queste non se ne potrà dare che una volta

la

settimana all'e–

state, e non più di due volte all'inverno, quali minestre nei giorni grassi

si dovranno cuocere nell' istesso brodo della carne provista per

la

pietanza,

qual non si dovrà divertire in altri usi ed alle vigilie col condimento del

butirro come sovra; letti, tre banchette, pagliassa, materasso di stoppa:

due lenzuoli di due tele caduno, buone; larghe e lunghe a sufficienza, cioè

più lunghi e larghi da ogni lato del letto, di mezzo raso circa, con una

coperta cadun letto, in

cui

nOli

vi

dovrà esstre cbe lilla persona sola,

man–

tenendo sempre li lenzuoli in buono stato, come per li mantili per le ta–

vole e sciugamani, facendo la nota de' lenzuoli ogni quindici giorni. -

Vestiario,

un giustacorpo di panno lodevole o consimile, di lunghezza non

meno della metà del ginocchio, fodrato di {ustano dalla cintura in su,

con calzoni fodrati come sopra; un paio calzetti di lana, una camicia

tela di Giaveno o consimile, un paio scarpe, una cravatta tela di cotonina,

un cappello con cordone

»

Archivio fio/ari/e.

Quanti ricoverati in istituti consimili, al giorno d'oggi,

cambierebbero di buon grado

il

trattamento che ricevono, con quello che

era dato a quei giorni I