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I MARMI SCRITTI DI TORINO E SUBURBIO
Il figlio Filippo Carlo divenne maggiordomo di Vittorio
Amedeo I, e luogotenente generale d'artiglieria. Da Vir–
ginia Buschetti, gentildonna molto benefica in Torino, come
la dipinse
l'
obituario di S. Maria di Piazza, ebbe Fla–
minio Antonio, erede dello zio, gran cancelliere Gio. Bat–
tista
Bus~hetti;
onde l'origine della dignità marchionale
nei Ripa. Ei fu consigliere di Stato e cavaliere del Senato
di Piemonte, e marito di Giovanna, figlia
d~l
conte di
Paglieres, Giangiacomo Truchi, primo presidènte della Ca–
mera dei Conti, la quale procreavagli il Giambattista, di–
stintosi poi nel famoso assedio di Torino d'el
1707,
divenuto
indi Vicario di questa Metropoli, quegli insomma che p<?se
il
seguente monumento ai suoi maggiori:
Avgvstino
Philippo Carolo Flaminio Antonio
De Ripis
A Monteferrato orivndis Ialioni comitibvs
Cvm Marcoalda a Cabvreto Virginia Bvschetta Lvdovica Trvcchia
Nvptiali talamo sociatis
Qvorvm primvs Antonii e dominis Carpeneti filivs
Qui patrios lares in Avgvstam Tavrinorvm transtvlit svb Carolo III Sabavdie dvce
A quo inter nobiles cvbicvlarios allectvs est
Camberiensi Patriciatv
In' Cabaliciense stemma avito inserendi potestate donatvs
S. Ordinis
Ss.
Mavritii et Lazari ac torqvatorvm Eqvitvm SSmae Annvnc. Cancellariv$
Caroli Emanvelis
I
Sanctioris Consilii
Primarivs Commentariensis et administer
Kal.Octob.
Anno
IIDCXIII
Aetatis
LXX
Alter Victoris Amedei I
Nobilis cvbicvlarivs
Primvsqve Regii penoris Promvs condvs
(I)
Svmmvs Rei navticae cvrator Reiqve tormentariae legatvs
Mense Martio A.
MDCXLIU
aetatis
LII
Tertivs
(I)
Primo maggiordomo della casa
~
Vittorio Amedeo
1.