

I MARMI SCRITTI DI TORINO E SUBURBIO
Il 15 dicembre del 1754 ebbe la sepoltura il senatore Pier
Baldassare Boggio di S: Giorgio, di soli anni Cinquantasei.
Il. sei marzo del 1759 moriva Giambattista Belgrano, conte
di Famolasco, designato ne' libri parrocchiali insigne giure–
consulto;
il
16 maggio del 1764 vi moriva Pier Paolo Ricci
d'Asti, dei conti di Solbrito, abate commendario di Rivalta;
il
22
aprile del 1765, Gian Paolo Compans di Brichanteau,
commendatore mauriziano;
il
26
gennaio del 1778 Niccolò
Antonio Chionio, senatore nel Senato di Piemonte, stato
sepolto a Traves
(I).
Ma ometto non pochi altri estinti di considerazione, perchè
di troppo ciò mi devierebbe dallo scopo di quest'opera.
I Carmelitani uffiziarono in quella chiesa sino all'abolizione
degli ordini religiosi, seguita sotto la francese dominazione.
Il loro convento fu nel 1818 assegnato alla Compagnia di
Gesù, che vi aprì
il
suo Collegio de' nobili, ma or sede del
Collegio nazionale.
IX
SANTA CHIARA
Chiesa nella via che dal suo nome s'intitola, con ampio
annesso monistero, prospiciente nei quattro suoi lati le
quattro vie che l'attorniano.
Il chiarissimo Cibrario scrisse
(2)
che col nome di
Serafe
(I)
Era figlio del notaio Giambattista di Monastero di Lanzo. Fu
arx:he socio del collegio di leggi dell'Università di Torino, e fratello
di Gian Domenico. dottore del collegio di teologia e professore di elo–
quenza latina nella stessa llniversità; di Francesco Antonio
prof~ore
di teologia, quel desso che ebbe non pochi urti colla Santa Sede per
alcune proposiziopi sue in un trattato di teologia; e di Giuseppe Ignazio,
anco dottore in leggi. Il figlio del senatore Nicolò, Giacomo Francesco
dottore in leggi divenne primo uffiziale del Ministero dell' interno,
e–
nel
/788
fu creato barone di Thenezol.
(2)
Storia di Torino,
Il,
pago
282.