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I MARMI SCRITTI
Di
TORINO E SUBURBIO
Al di
~opra
dell'altare maggiore
D. O. M.
DD. Francisco et Clarae
Fvndatoribvs Seraphicis
Grati animi pensvm solvens
Sacrvm Monialivm collegivm solvit
a cornu 'evangelii
dello stesso altare in luogo alquanto
elevato.
D. O. M.
Anno salvtis
MOCCtL
v idvs avgvsti
Benedicto XIV Svmmo Pontifice
Carolo Emanvele-Sardiniae Rege
Johanne Baptista Rot!lrio Archiepiscopo
Tavrinensi
Parthenii hvivs abbatissa
Sorore Clara Metilde Tarina
Memoratvs DD. Archiepiscopvs Ecclesiam
Et altare hoc
Solemni' ritv consecravit
Presso la porta principale d'ingresso in fondo della Chiesa
sonvene due, di cui quella in italiano viene omessa come
pertinente al 1753; l'altra latina
è
la
~eguente:
Essa riguarda Anna Maria Amedea, figlia di Bongiovanni
Costa, conte di Polonghera ed Arignano, consorte di Alberto,
marchese di Graglia , conte di Sordevolo, Bussolino ecc.,
cavaliere dell'Anounziata, governatrice dei prin'cipi di Savoia,
fi gli di Carlo Emanuele
I.
Avendo legato al monistero di
Santa Chiara mille scudi per celebrare cinque messe da
celebrarsi in ciascuna settimana, le monache, riconoscenti
nel
1624
innalzavano a suo onore questa memoria.
Dominae Marchionissae et comitissae Annae Mariae Bobbae
Praepositae a cvbicvlis
~erum
Principvm Sabavdtae
Qvod scvta CI::>. Beatae Clarae Coenobio reliqverit
Ad sacrvm v piis feriis cvivsqve hebdomadae
Pro svi et svorvm salvte faciendvm
lpsvm Coenobivm gratitvdinis ergo
Posvit
IIDCXIIV