

8. V. CONSOLATRICE
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B. V. CONSOLATRICE
(Chiesa qella Consolata)
L'importanza che ha per Torind questo Santuario,
il
cui
nome soverchiò quello della chiesa primitiva di S. Andrea,
m'induce a premettere alla descrizione delle epigrafi alcune
parole, le quali serviranno altresì a rettificare opinioni e
correggere narrazioni adorne de'ricami della fàntasia, anzi–
chè puntellate coi principii della critica storica.
Il santuario della Vergine Consolatrice venne aggiunto
all'antkhissima chiesa di S. Andrea esistente presso la porta
, Comitale
ad eivitatis moenia,
che vuoI essere distinta da
altra omonima, la quale era situata a lato della porta '
Segu~
sina, di pertinenza del 'celebre monastero della Novalesa.
Della primitiva chiesa di S. Andrea si ha memoria nella
cronaca di quel monastero, ove si ricorda la pietà di Adal–
berto, padre del re Berengario II, che diede quella chiesa
ai monaci Novaliciensi, dacchè fugati per le scorrerie dei
Saraceni, eransi ridotti a rÌtrarsi presso S. Andrea. Queste
sono le parole del cronografo della Novalesa:
Huius tem–
pOloibus quidam 'Vir extitit clarus genere sed clarior fide,
nomine AZibertus marchio pater huius Berengarù'
~rannio
Hie dum videret loea nostra diruta a paganis et monachos
perire egestate, tribuit eeclesiam consacratam in honorem
.'