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quale provvisoriamente esercitasse le attribuzioni del Ma–
gistrato ' predetto.
Dal Ministero della Pubblica Istruzione dipende quindi
innanzi il Collegio delle Provincie, al governo, del quale già
dal gennaio era stato chiamato, in sostituzione dell'abbate
Botto Della Rovere,
il
teologo collegiato cav. Giuseppe
Benzo degnissimo sacerdote di molta dottrina e di gene–
rose intenzioni.
I giovani studenti che allora si tro vavano ' ra ccolti nel
Collegio salivano a 150 circa , parte allievi a posto gratuito,
parte convittori che vi pagavano lir e 60 mensuali di pen–
sione, osservate vi erano le discipline, e coltivati con pro–
fitto gli studi, quand 'ecco nel marzo scoppiò e trionfò la
rivoluzione in Milano. Carlo Alberto allora accompagnato dai
suoi figli passa
il
Ticino alla testa dell'esercito piemontese ;
gli studenti, spintivi da cittadino impulso desertano, per
farsi soldati e correre in aiuto degli oppr essi frat elli,
l'Università; i Collegiali
il
Collegio, e l'una e l'altro non
g uari dopo necessariamente si chiudono.
Poch i giorni prima che questi fatti accadessero , nella
sera cioè del 2 marzo, i torinesi stanchi dei gesuiti , por–
tavansi verso
il
convento Ignaziano, ed obbligarono quegli
odiati ospiti a sfrattare, nello stesso mentr e le Dame del
Sacro Cuore, salutate anch'esse da pubbliche manifesta–
zioni, fuggivano piene di spavento dalle infide celle, cer–
cando per altro e queste e quelli di trafugare come più
potevano quanto di meglio in quelle case contenevasi (1).
Avutone notizia
il
Governatore del Collegio cav. Benzo,
sollecito ne avvertì
il
Ministro , e coll'autorizzazione di
questi provvide che non poche di quelle masserizie, in
ispecie la libreria composta di ·8514 volumi, fossero traspor–
tate nel Collegio, al quale in gran parte già prima appar–
tenevano. Egli s'impegnò inoltre onde ottenere la restitu–
zione al Collegio della casa dalla quale emigrarono le Dame
del Sacro Cuore, non istan candosi di dimostrare al Governo
(1)
B ROFFERIO,
Storia del Pi emonte.