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con tanta sollecitudine essa Commissione attendeva " si lasciò
che per allora continuassero ad aver forza le ultime sue di–
rezioni, ed in base all e medesime se ne effettuava nei primi
giorni del novembre 1849 la desiderata riapertura.
Il Collegio seguitò pertanto ad essere diviso in due famiglie
di cui una composta dagli studenti di Teologia, Leggi, Scienze
positive, Lettere e Filosofia; l'altra dagli studenti di Medi–
cina e Chirurgia, e ad avere tuttavia a capo della sua am–
ministrazione
il
cav. teoI. Benzo, e per esso, ove d'uopo,
dal prof. sac. Pio Bersani,
il
quale era stato eletto membro
dell'onorevole Rappresentanza Nazionale, appena che di essa
fu fatto lieto
il
Piemonte, ed era per
R.
D. dell'ottobre di
quello stesso anno successo nella vice-presidenza del Col–
legio all'abbate Giambattista Zappata, questi essendo stato
dal Governo promosso ad altro ufficio.
In ordine ai mezzi fìnanziarii fu stanziata pel Collegio sul
bilancio dello Stato l'annua somma di lire 89487, non com–
presa quella di lire tremila per lo stipendio del Governatore
alla quale provvedevasi a parte, nè tenuto alcun conto del
provento di quei collegiali che non essendo titolari di un
posto gratuito vi pagavano come convittori la mensuale
pensione di lire sessanta e che durante l'anno di cui par–
liamo, erano cinquantanove. Giova però osservare che ben
maggiore sarebbe stato il numero loro quando si fosse po–
tuto far luozo a tutte le domande di ammessione; salivano
poi a 99 gli allievi a posto gratuito, ed in complesso tra
quelli e questi si avevano centonovantotto giovani ricove–
rati in Collegio. In altri termini quanti erano i posti di cui
il
Colleaio poteva disporre, tanti erano i collegiali " che
raccolti in e
·0
sotto una disciplina uniforme, dalla normale
distribuzione delle ore condotti naturalmente ad occuparsi ,
stimolati dall'emulazione che vivifica e rafforza
il
sentimento
del dovere: e incoraggiati anche dalla promessa prossima
e sicura di un avvenire onorato e non lontano, attendevano
ai loro studi trovando int orno a sè tutti i sussidi opportuni
ad una costante e profonda applicazione (1).
( l)
C ARLO B OGGlO,
Il Collegio delle Pr ovincie,
pago
16, l 57.