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lora appunto ultimando, e che ora forma il bel palazzo di

via Bogino dove ha attualmente sede la Scuola Superiore

di Guerra.

Con legge speciale poi del giorno 25 dello st esso mese

essendo stata espulsa la Compagnia di Gesù da tu tto lo

Stat o , e sciolte ed assolutamente vietate le case della

corporazione delle Dame del Sacro Cuore colla legg e me–

desima (art. 8) il fabbricato da esse occupato in questa ca–

pitale fu definitivamente restituito all'antica sua destinazione

di Collegio delle Provincie; senonchè vicend e luttuose ed

indipendenti dal valore delle armi italiane, avendo pochi

giorni prima costretto Car lo Alb erto a domandare una so–

spensione d'armi al nemico, ed a rivarcare colle sue t ruppe

il

Ticino , dovette

il

Collegio per ineluttabile necessità la–

sciar e quel fabbricato di cui aveva appena allora preso pos–

sesso, perchè servisse di quartiere alle truppe medesime

affaticate da quattro e più mesi di penosa guerra.

Aprivansi ciò non ostante in quel mese gli esami di con–

corso ai posti gratuiti disponibili, e ritornato il cav. Bon–

compagni a capo del Ministero di Pubblica Istruzione, veniva

addì 4 ottobre emanata la Legge che sanciva i nuovi ordi–

namenti scolastici, pei quali si istituivano i Consigli Univer –

sitari e si provvedeva alla scelt a del Govern atore del Col–

legio delle Provincie fra i membri componenti il Consiglio

dell'Università di Torino.

Riaprivansi

egualmente nel suc–

cessivo novembre i corsi degli studi e speravasi di veder di

·beL nuovo aperto nell'antica sua casa il Colleg io, ma come

tante altre, anche questa sper anza allora fallì ,

perchè

una

parte dell'edifizio era tuttavia occupata da un cor po mili–

tare, e quella che rimaneva disponibile non bast ava per dare

alloggio a tutti gli allievi che avrebber o avuto diritto di

entr ar vi; sola si riaprì la casa ri ser vata ag li allievi del

Corso Medico-Chirurgico, lasciando che quelli degli alt ri Corsi,

liberi di se stess i, ai propri studi attendesser o, cor rispon–

dendosi loro , come già altre volt e si era fatto , una r ett a men–

suale di lire cinqu an ta , se addetti alle Scuole niversit ari e,

e di sole lire quaranta, se a tte ndevano alla F ilosofia. Così

fu pure a titolo di

indennit à

di vitto concesso un maggior e