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tario erano nominati dal Re sulla proposta del Magi–

strato della Riforma, previo l'avviso del Governatore. Questi

poi nominava i Ripetitori e gli Assistenti, i primi per altro

coll'approvazione del Magistrato anzidetto, scegliendo i se–

condi fra i sacerdoti conosciuti e meglio adatti a sì deli–

cato ufficio, per non dire il più importante nel buon anda–

mento d'un Collegio. Spettava al Governatore di trasmettere

in ogni anno la nota dei posti gratuiti disponibili al Ma–

gistrato medesimo, affinchè ne potesse ordinare il concorso

in quelle provincie cui erano relativamente destinati. Ter–

minato il concorso, il Riformatore locale agli studi ne no–

tificava il risultato al Governatore e ne indirizzava i processi

verbali insieme coi documenti presentati dai candidati al

Magistrato della Riforma per la definitiva collazione del posto

a queglino, che riunendo le prescritte condizioni di povertà

e di buona condotta, se ne mostravano più meritevoli,

trattandosi però di posti di fondazioni private era sempre

norma nel concederli l'inviolabile volontà del fondatore.

Non venne più corrisposta la pensione fuori del Collegio

a verun allievo salvo il caso di grave malattia o di altro

urgente motivo per cui dovesse uscirne. Incombeva agli al–

lievi della Facoltà Medico-Ohirurgica il dovere di impie–

garsi in particolar modo a sollievo degli infermi ricoverati

nell'Ospedale di San Giovanni Battista, secondo le istru–

zioni che venivano loro impartite. Potevano tuttavolta go–

dere per un biennio ancora il posto gratuito coloro, che

dopo aver compiuto il corso di Lettere e di Filosofia, e

riportatone il grado di professore, non erano destinati a

qualche cattedra fuori dell'D

niversità ; purchè

continuassero

ad assistere alle lezioni universitarie e si prestassero ad un

tempo ad esercitare e dirigere nello studio quegli allievi

del ollegio che venivano loro dal Governatore designati.

I collegiali che singolarmente distinguevansi erano sempre

come per lo passato, ad ogni altro anteposti nelle nomine

alle cattedre di provincia, e quelli che riportavano l'appro–

vazione di Ripetitori e per alcun tempo ne esercitavano lode–

volmente l'uffizio, erano sicuri di ottenere in ogni occasione

particolari riguardi. Apparteneva infine al Governatore di