VIAGGIO PREMIO DEGLI ALUNNI DELLE SCUOLE PROFESSIONALI TORINESI
piacimento per poter manifestare nella meravigliosa
«Ville lumière» la gratitudine di tutti i gitanti, rappre
sentanti delle categorie intellettuali e del popolo lavo
ratore torinese, per la commovente, indimenticabile
accoglienza avuta, e poter ineggiare coi camerati
residenti a Parigi, alla grandezza della Patria vicina
al cuore di ognuno.
All'alba del 20 giugno la comitiva attraverso le
sonnecchianti strade parigine giungeva alla gare di
Lyon ove riceveva commossa gli ultimi saluti ed
auguri dei dirigenti la colonia italiana.
Il viaggio, svolgendosi di giorno, diede modo ai
partecipanti di ammirare il volto della Francia co
steggiando i placidi fiumi snodantisi pigramente fra
le ubertose pianure in cui si alternavano immense
estensioni coltivate a grano quasi biondeggiante ad
interminabili distese di prati. Più oltre un susse
guirsi di colline dalle dolci curve ammantate di boschi
che, quando cedettero grado grado il passo alle cime
sempre più apre ed elevate, preannunziarono agli an
siosi viaggiatori la Patria.
Costeggiato per lungo tratto il bel lago del
Bourdel e sostato brevemente a Chambéry, cara agli
Italiani per i ricordi millenari di Casa Savoia che
qui ebbe culla, verso il tramonto, con un palpito di
tenerezza, i gitanti attraversavano il traforo del Fréjus
in tempo per cogliere allo sbocco in terra d’Italia
l’ultimo raggio di sole.
Si chiudevano così le giornate di soggiorno in
terra francese, che lasciavano nei gitanti il ricordo
di tante ore di commozione e di ammirazione. E la
comitiva si scioglieva a Torino con le espressioni di
gratitudine dei partecipanti per la bella iniziativa e
per quanti generosamente la sostengono, e con la
loro silenziosa promessa di custodire la virtù del
sacrificio appresa sui campi di Battaglia, davanti alle
tombe degli eroi che in terra francese tennero alto
il bel nome d'Italia.