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VIAGGIO PREMIO DEGLI ALUNNI DELLE SCUOLE PROFESSIONALI TORINESI

di quei luoghi scolpita per sem­

pre nella mente e nel cuore,

mentre un raggio di sole pareva

illuminare di luce divina tutto il

luogo, tutte le tombe, tutti gli

eroi.

La

comitiva si recava a Reims

per la colazione, alla

quale parte­

cipavano

pure, oltre

al

Marchese

Vitelleschi

ed

al Segretario del

Fascio

di

Reims, il Sig. Guillemont

rappresentante

del

Sindaco di

Reims. il Dottor Martiny per il

Comitato France-ltalie di Parigi,

il Sig. Vallin per il Comitato

France-ltalie di Reims. Essi im­

provvisavano ai camerati italiani

un'affettuosa dimostrazione ineg-

giando aH'amicizia franco-italiana

cementata sui campi di battaglia

di

Bligny e rafforzata dai comuni ideali di fraternità

e di lavoro. Il Comm. Porino, con elevate parole,

portava il saluto della Città di Torino e ringraziando

per l'affettuosa accoglienza, si rendeva interprete dei

sentimenti dei gitanti tutti che in questa circostanza

sentivano rafforzarsi vieppiù i vincoli che legano la

Francia all’Italia nella rinnovata atmosfera di amicizia.

Terminava quindi dicendosi lieto di poter esprimere

questi sentimenti, specialmente in questo momento in

cui tutti i presenti sentono l'orgogliosa consapevo­

lezza delle grandi ore che passano per la storia delle

due nazioni sorelle.

In seguito i gitanti, dopo una breve visita alla ma­

gnifica Cattedrale di Reims, lasciavano quest'ospitale

città per proseguire il pellegrinaggio. Raggiungevano

così il Cimitero di Soupir che colle file di piccole croci

indica alla pietà degli Italiani altro luogo di pace

gloriosa per coloro che morirono in terra francese

col nome d'Italia sul labbro; percorrevano lo Chemin

des Dames, Berry au Bac, ecc., tutti i luoghi che ad

ogni passo ricordano la guerra, tutta la regione

ugualmente battuta e consacratadal sangue dei prodi,

e risorta più bella e più fiorente dalle sue ruine.

La giornata successiva veniva dedicata alla visita

della Malmaison che conserva col fascino delle cose,

ormai tanto lontane eppure tanto grandi, la figura

immortale di Napoleone che qui cercò rifùgio dopo

la battaglia di Waterloo, ed a Versailles che fa ri­

vivere attraverso i fasti e lo splendore della corte

di Luigi XIV la potenza delia Francia.

Anche l'ultima giornata parigina, lasciava nei visi­

tatori torinesi, un indimenticabile ricordo, per la

dimostrazione di cordiale cameratismo che aveva

loro preparato il fasciodi Parigiove igitanti rendevano

omaggio all'ara dei Caduti Fascisti deponendovi una

palma; il Comitato France-ltalie che in unione al

Sig.Lomontdirettore delle Scuole

Professionali di Parigi permetteva

alla comitiva di visitare i magni­

fici laboratori-scuola, ed infine la

Federazione delle Associazioni

Economiche italiane in Francia.

Alla sede di queste, nei locali del

Consolato italiano, si riunivano

molti italiani residenti a Parigi

che con un'affettuosa dimostra­

zione esprimevano it benvenuto

ai camerati torinesi. Di tali sen­

timenti si rendevano interpreti

il Vice Console generale italiano

ed il Cav. Cristiani, rivolgendo

entrambi parole di caldo patriot­

tismo agli studenti premiati ed

esprimendo parole di affetto me­

more per la nostra Italia.