Viaggio premio degli alunni delle Scuole Professionali
Torinesi sui Campi di Battaglia Italiani in Francia
O
gni anno I' « Istituto Pro Labore et Schola » che
incrementa con le più svariate forme di attività
l’istruzione professionale e l'elevazione spiri
tuale delle maestranze torinesi, conduce gratuita
mente sui luoghi deH'ultima guerra, in visita ed in
pellegrinaggio riverenti, un gruppo composto dei
migliori allievi delle scuole di mestiere di Torino.
Quest'anno per celebrare il ventennio dell'anni
versario dell'entrata in guerra, l'istituto ha voluto
scegliere come méta del viaggio, i campi di battaglia
di Bligny, le Chemin des Dames, ecc., i luoghi che
furono teatro e sono testimonianza dell'eroismo dei
soldati italiani, e sui quali essi scrissero pagine inde
lebili di valore e di sacrifìcio.
Al pellegrinaggio che ha avuto un profumo di
poesia commovente, una voce di affettuosa frater
nità, un'espressione di devota riconoscenza, hanno
partecipato col Comm. Porino Presidente e fonda
tore dell’istituto che dirigeva la comitiva, l'Avv. Pic
coli per il Municipio di Torino, il Prof. Comm. Aloi
ed il Cav. Marzano per il «Pro Labore et Schola»,
dirigenti ed insegnanti delle diverse scuole profes
sionali tra i quali quelli inviati gratuitamente dalla
Federazione Nazionale degli Artigiani, nonché 25
allievi premiati.
La comitiva lasciava Torino nel tardo pomeriggio
di sabato 15giugno u. s. e giungeva a Parigi domenica
mattina, attesa alla Gare de Lyon dal rappresentante
del Console italiano, dai Sig. DeZara, Segretario Gene
rale del Comitato France-ltalie di Parigi, dal Cav. Cri
stiani Presidente della Federazione delle Associazioni
Economiche italiane in Francia, i quali porgevano ai
gitanti il* primo cordiale saluto. Dopo una breve
sosta all'albergo per la sistemazione della comitiva,
questa iniziava in torpedone la visita della città.
Anzitutto si recava all'Arco del Trionfo per rendere
omaggio alla tomba del Milite ignoto francese, davanti
alla quale i gitanti sostavano commossi dopo avervi
deposta una corona di fiori. La visita di Paridi veniva
quindi ripresa e continuava anche nel pomeriggio
lasciando in tutti i partecipanti un senso 9i viva
ammirazione per l’imponenza e la sontuosità degli
edifici, la grandiosità degli affollati Bouleyards, le
immortali opere d'arte del Museo del Louvre.
Lunedì 17 giugno i gitanti si recavano' in pelle
grinaggio a Bligny ed ai campi di battaglia. Essi so
stavano anzitutto presso il cippo che segna il punto
estremo dell’avanzata tedesca verso Parigi dell'a
gosto 1914, sorpassavano il ponte sulla Marna, e vi
sitavano quindi la cattedrale di Meaux e i vari luoghi
ove più violenta infierì la lotta, ed ove si notano
ancora tracce dell’ardua e tenace difesa degli alleati.
Verso le ore 11 il torpedone giungeva al sacro
colle di Bligny ove sorge il grande cimitero degli ita
liani caduti in terra francese. Ad attendere la comitiva
si trovava il Console Italiano di Reims Marchese Vitel-
leschi, il Colonnello Jacques Presidente dell’istituenda
Sezione del Comitato France-ltalie di Reims, i Se
gretari del Fascio italiano di Reims. Inquadrati ai
comando del Console, i giovani entravano nel sacro
recinto salutando all'entrata le bandiere francese ed
italiana e rendendo omaggio alle cinquemila salme
che riposano in questo cimitero di gloria, in questa
immensa opera di pietà e di affetto dovuta partico
larmente alle cure del Console stesso. Qui il Colon
nello Jacques, recava ai torinesi il saluto del Comitato
France-ltalie di Reims, rendendo omaggio alle truppe
italiane a fianco delle quali egli combattè e fu ferito.
In seguito, con ispirate parole eccitatrici di senti
menti e di pensiero, il Marchese Vitelleschi rievocava
le battaglie combattute a Bligny, esaltando il sacri
fìcio compiuto dal Corpo d’Armata Italiano che, resi
stendo con coraggio ai formidabile urto dell’esercito
tedesco, ebbe sin dal primo giorno di lotta una divi
sione quasi completamente distrutta. Ad entrambi
rispondeva il Comm. Porino ringraziando e recando
il saluto di tutti i presenti. Rilevava poi il significato
altamente educativo e patriottico del pellegrinaggio
ed invitava i giovani a rivolgere un pensiero memore
e riconoscente a coloro che caddero per la Patria ed
a inginocchiarsi reverenti inquestoCimitero di Bligny,
do>$ cinquemila eroi giacciono in pace eterna. Tutti
si raccoglievano per qualche minuto in un sacro, com
mosso silenzio, nel quale solo parlavano e si inten
devano animi e cuori.
. Successivamente il Console guidava il corteo
lungo il viale della rimembranza sorto per iniziativa
dei Console stesso, e di cui è in corso il completa
mento per opera e col contributo dei lavoratori ita
liani di Reims.
La comitiva lasciava in seguito Bligny coll'animo
pieno di commozióne, di riverenza, con l'immagine