SCIENZIATI PIEMONTESI
ancor vivente; mai ascesa in cosi giovane età fu
premio ed incitamento più felice ad una volontà e
ad una promessa luminose.
Non è possibile riassumere in breve la vastissima,
geniale opera svolta dallo Schiaparelli in quasi qua
rantanni nella grande specola milanese illustrata dal
Boscovich, dall’Oriani, dal Carlini stesso e da lui
portata ad ancor maggiore rinomanza.
Citiamo quindi appena l’intenso lavoro, dirò cosi,
astrometrico, di sua natura più faticoso e meno bril
lante, come il catalogo stellare, come le undicimila
osservazioni di stelle doppie; le bellissime memorie
di meteorologia, i corsi di geodesia tenuti al Poli
tecnico e di astronomia tenuti all'Università di Pavia,
l'alta azione direttiva svolta in seno alla R. Commis
sione geodetica italiana ed infine le sue lucide e
garbate pubblicazionidivulgative;attivitàqueste tutte,
nel loro assieme, sufficienti a testimoniare della ver
satilità del suo ingegno, della sua fecondità e intensità
di produzione.
Occorre invece mettere in maggiore rilievo le
cose sue più grandi, che non saranno mai dimenticate
nella storia dell'astronomia.
Poco più che trentenne, dopo vari studi pre
liminari, affronta e risolve il problema delle stelle
cadenti, scoprendone e dimostrandone l'origine co-
grande scoperti veramente* che r i procuri
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