Non solo autori italiani maanchequelli francesi par
lano del « pertugio » che doveva essere ben conosciuto
e praticato se, come si legge, appare da tutti questi
libri delle strade e dalle opere geografiche del tempo.
Primo il Guichenon nella conosciutissima Histoire
generai de la R. Maison de Savoie (20) ci dice della
casa cantoniera che Carlo Vili aveva fatto costruire
per comodità dei passeggeri che transitavano dalla
Francia in Italia nell'attuale Piano de! Re; poi il Cava
liere Jacque Sigault autore di un manoscritto (21)
riportato da Nicolas Camusat Tricassin (N. C. T.) (22)
che recita:
« Il pertugio del Monviso è oggi riempito di pietre
che sono cadute dal buco sotterraneo (in francese cave)
della montagna». Un autore del tempo lo descrive
così: «Vi è un nuovo passaggio meraviglioso per en
trare nel paese d'Italia: ciò avviene per un buco che
è stato fatto a fianco del monte Viso nella montagna
che è stata forata da parte a parte... Così si discende
per la valle del Po nel Marchesato di Saluzzo ed in
Piemonte. Per andare a questo pertugio a Risoulas
prendi la strada a destra, e come ho detto questo
passaggio è vicinissimo al monte Viso che è la più
alta montagna dell'Italia».
Il
citato anonimo assicura ancora che documenti
del 1676 «si trovano nell'archivio della Comunità
di Sanfront in vai di Po e trattano degli abboccamenti
fattisi a Monviso ed alla Traversetta fra i deputati di
Madama Reale Maria Giovanna Battista di Savoia e
dal Re di Francia Delfino per lo ristabilimento del
commercio tra !i due stati per quella valle; descri-
vendovisi lo stato della Grotta o Buco, e de' con
torni per mera incuria rimasti da pochi anni addietro
impraticabili ».
Nel 1878 il Club Alpino Italiano col concorso della
Provincia di Torino, sgombrò la strada otturata e
fece porre una manocorrente in ferro, per comode
dei viaggiatori.
(1) Levasseur, Les A/pes et les grandes ascensions. Paris, 1889,
Delagrave.
(2) Op. cit.
(3) Op. cit., pag. 56.
(4) Histoire de lo guerre des Alpes ou campagne de 1764 por les
armees combmees d'Espcgne et de France, ecc. Amsterdam, chez
Marcus Michael Re/. 1770.
(5) Observat'ons sur le cours du Po avec des recherebei sur les
causes des changemens qu‘il a soufferi, par Mr. Carena. — Il Carena
nacque a Carmagnola nel 1740. Da non confondersi col Giacinto, pro
fessore di fisica alla R. Università di Torino ed all'Accademia Militare.
(6) Torino, 1789. Dalla Stamperia Reale.
(7) Partecipò pure Giovanni da Vische. Vedi Vaccarone, Le
pertuis du Viso. Torino. 1881.
(8) L'anonimo scrive nel 1789.
(9) Compendio dell'istorie del Piemonte. Torino, Agostino Disse-
rolio. 1608. voi. IV. pag. 10.
(10) Anfiteatro dei Sig. Bartolomeo Romani filosofo e medico eccel
lentissimo di Saluzzo: nel quale si veggono brevemente le eccellenze
d'Italia, ma m particolare la felicità della nobilissima sua patria. In
Torino, per Aluigi Pizzamiglio stampator ducale. 1603.
(11)
Relazioni del Piemonte.
Torino. 1635.
(12) Ristoras invece di Quieros.
(13) Traduzione in volgare di Quieras.
(14)
Corona Reale di Savoia.
Torino, 1655.
In fine nel 1905 in occasione dell'inaugurazione
del rifugio Quintino Sella sul Monte Viso, si facevano
voti per la riapertura e ripristino della galleria, stante
la sua grande comodità per il passaggio in terra di
Francia.
* * *
Questa l'affrettata documentazione della grande
strada che qualcuno del tempo chiamò l'ottava mera
viglia del mondo.
Se la notizia dell'ascensione è ancora da appro
fondire, quella della strada è cosa certa. Auguriamoci
che si provveda - e primo fra tutti la nostra Provincia
- a ridonare ricordo e gloria agli artefici italiani, in
serendo nelle guide piemontesi un cenno doveroso.
Purtroppo sarà più facile ripristinare al traffico la
via sotterranea che ritrovare i nomi di quegli ardi
mentosi che violarono la cima del Viso: montanari
autentici, veri uomini delle vette che non paventa
rono una punta di quasi quattromila metri che a loro
doveva apparire come l'espressione più alta della
potenza della terra e del cielo uniti.
Le automòbili passeranno fra breve sotto le nevi
del monte Bianco ed i nomi dei costruttori dell’opera
titanica saranno ricordati nel bronzo. Cinquecento
anni prima altri uomini piemontesi, con modestia
pari al loro valore hanno intrepidamente forato una
montagna: tanto in silenzio che i loro nomi erano
dimenticati dopo poco più di un secolo! L’opera appa
riva così gigantesca che si cercò di affibiarne senz'altro
la paternità ai Romani: tanto il nome di Roma signi
ficava ciò che era impossibile, sovrumano, miracoloso!
Oggi solo si può dire che Rome fecit. Oggi che gli
oscuri scalatori del Viso dormono con Martino da
Albano e Baldassarre di Alpiasco in quella terra che
è l'Italia indissolubilmente unita, anche nello spirito,
per volere di un reincarnato Romano!
Tonno, Novembre I93A-XIII.
A n . G IU SEPPE OUVERO
(15) Progressi della Chiesa occidentale in sedici secoli distinti, e
due libri proemiali consacrati all'Altezza di Madama Reale Christiana
di Francia. Duchessa di Savoia, ecc. Da Monsignor Paolo Britio Ve
scovo di Alba e Conte. In Carmagnola per Bernardino Colonna. 1638.
(16) Seraphica subalpina Divi Thomx provineir monumenta Regio
Subalpinorum Principi sacra. Taurini apud H. Dominici Tarini, 1648.
(17) Amsterodami apud haeredes )ohannis Blaeu, 1682, pag. 733.
(18) Probabilmente dall'attuale Crissolo al Pian del Re.
(19) Altra documentazione vi è pure in: Castiglione Valeriano,
Relatione à Monviso e dell'origine del fiume Po, Cuneo. 1627.
(20) Op. cit., lib. I. cap. 3.
(21) Lo totale description de tous les passages qui sont pour entrer
de Gaules gs Ytales par où passersnt Hannibal, lui
ius
Caesar, Charles-
maigne, et le roi Charles Vili, de ce nom qui à present est, et partii
de ce qu'ils firent. — Il capitolo che parla del Monviso ha per titolo:
Autres passages qui sont par le Daulphine et Marquisat de Saluces et
poys de Ptcvence. — L'anonimo aggiunge che il manoscritto si tro
vava nel 1619 nella Biblioteca di Guglielmo Brissoneto Arcivescovo
di Reims e Cardinale.
(22) Melanges histonques, ou recueil de plusieurs actes, traites,
lettres missives, et outres memoires qui peuvent servir en la deduction
de /'histoire depois l’an 1390jusques à l'an 1580. Est odpinte un ancien
formula/re pour les secretaires du Roy. maison, et couronne de France
avec les chanres expediees en favtur de <eur collège. A Troyes, par
Noel Moreau d.t le Coq. 1619. 12. N. C. T.
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