Table of Contents Table of Contents
Previous Page  24 / 1769 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 24 / 1769 Next Page
Page Background

di fresco, qual detti signori Sindici allegano haverla

fatta fare per otturar altra porta consimile alla sud­

detta Nelle quali parole si allude forse alla ottura­

zione di uno dei fòrnici maggiori.

Al

Cavaedium

sembrano poi riferirsi gli ulteriori

accenni a ” una muraglia qual cinge il sito interiore

della suddetta Porta Palazzo vecchia

É implicitamente dichiarato, infine, che costru­

zioni moderne? di scarso conto e di varia destinazione,

si erano venute appoggiando alle torri e alle loro

immediate vicinanze.

L'eloquenza di documenti concordanti ci dimostra

che le torri, opportunamente restaurate e ricomple­

tate, non poterono incominciare a servire di prigione,

col nome di

Carceri del Vicariato,

prima del passaggio

di proprietà nel 1724. La pianta qui riprodotta alla

fìg. IOè il progetto, pure in data 1724, di un braccio

di fabbrica da costruirsi a cura dei Comune, partendo

dalla torre occidentale della Porta Romana, e andando

verso la Porta Palazzo nuova, in un ristretto spazio

compreso tra l'antico muro romano di cinta e il fos­

sato. Il braccio di fabbrica era stato ideato a un piano

unico di botteghe a livello della strada, in ottempe­

ranza alla volontà regia espressa nel regio atto di

cessione del 20 maggio. Il progetto, di pubblica e

urgente utilità, dovette avere esecuzione immediata.

Da piante grafiche molto particolareggiate, ese­

guite per conto del Municipio e firmate dall'ingegnere

architetto Gioachino Butturini, in data 15 dicembre

1789 (fig. Il), si ricava che il progetto iniziale di

un semplice braccio di botteghe ebbe in pratica uno

sviluppo molto più ampio: giacché al piano terreno

e a quel16 sottostante, detto “ delle grotte ” (corri­

spondente all'altezza dal piano lastricato antico al

piano moderno), si aggiunge un primo piano con

vani di abitazione, e successivamente un secondo e

un terzo piano, sempre della medesima estensione

del braccio terreno: e finalmente un quarto piano

a tetto. •* con camere e solari morti

L'edificio, costruito dal Municipio

a

semplice scopo

di speculazione, e diviso in piccoli

appartamenti di

affitto, diventava così tanto alto

da raggiungere quasi

LA PORTA PALATINA, MONUMENTO CAPITALE DI ROMANITÀ IN PIEMONTE

Fig. 12 - Veduta panoramica parziale di Torino

(con la Porta Palatina),

do stampo dal 1711