LA PORTA PALATINA. MONUMENTO CAPITALE DI ROMANITÀ IN PIEMONTE
sotto forma di Relazione ufficiale, il D’Andrade pas
sava a interessarsi di proposito della Porta Palatina.
Così, a partire dal luglio 1898, cominciava ufficial
mente a essere prospettata al Municipio di Torino
la necessità di ulteriori demolizioni, di scavi e di re
stauri in quella zona. In seguito a tali sollecitazioni,
il 2 settembre 1903 veniva nominata da parte della
Giunta Comunale una Commissione la quale studiasse
il modo di procedere ad una restituzione integrale
della fabbrica romana. Come primo fondo per sov
venire alle spese inerenti a tali studi, venne allora
stanziata la non lauta somma di lire duecento (33).
Dopo questa data i documenti di archivio intorno
alla Porta Palatina si fanno sempre più numerosi, e
con l'accettazione di un piano organico di lavori, i
preventivi di spesa sempre maggiori. Con la fine
del 1903 i locali scolastici vengono sgombrati defini
tivamente e votati a demolizione. Non molto dopo
l 'edificio moderno appoggiato all'interturrio viene in
fatti demolito. Vengono quindi effettuati i primi
scavi nel sottosuolo, per l'accertamento del
covoedium
fino al lastricato antico presso una delle torri (quella
aest), si procede alla sistemazione dell'area mediante
un opportuno muro circostante di sostegno, e si ese
guiscono restauri all'interturrio (fig. 15). Per tu tti
questi lavori, al 31 maggio 1906, la spesa era salita a
lire 5572.
Successivamente a quella data furono realizzati,
uno dopo l'altro, i seguenti punti principali del piano
di restauro concepito dall'Ufficio Regionale e còn-
trollato dalla Commissione Municipale:
a)
scoperta della base della torre occidentale e
della parte di cavedio circostante;
b) demolizione (e relativa ricostruzione razio
nale) di quella parte del muro perimetrale delle torri
che era stata già ricostruita assai poco razionalmente,
nel secolo XVIII;
c) ricostruzione del coronamento merlato delle
torri secondo gli antichi modelli.
II 30 settembre 1907 laGiunta Municipale delibera,
per l'esecuzione del completo restauro delle to rri,
lo stanziamento della somma preventivata in lire
33.000. ripartita in tre esercizi, dal 1906 al 1910.
Dalle lire 200 stanziate la prima volta “ per studi " ,
all'ultima cifra, si è fatto molto cammino. L'interesse
delle Autorità per i monumenti cittadini è, eviden
temente, cresciuto. Ma all'interesse culturale si ag
giunge un interesse contingente speciale: la prospet
tiva dell'Esposizione del 1911.
Si
tratta di
(are
*• in
modo che Cantico edificio possa nel 1911
essere
ridotto per quanto
è
possibile,
nella primitiva
forma " (34).
Finalmente una lettera della
R.
Soprin
tendenza ai
Monumenti
(nuova denominazione det<
l'U fficio Regionale citato) in
data 14 novembre 1911
Fig. 15
- Schizzo ricottotittivo M io Porta, a cura (M l’Ufllcio Ragionala doi Hoiwmaoti