L’epopea garibaldina nei giornali umoristici
L
a caricatura politica sfrontatamente audace con
tro gli uomini più rappresentativi del tempo,
fu invece con Giuseppe Garibaldi assai pudica.
La figura dell'Eroe, che simboleggiava quello che di
più cavalleresco vibra
nell'anima della stirpe,
non poteva esseretrat
tata alla stregua delle
altre: contraffarla nei
lineamenti e camuffarla'
in modo ridicolo sa
rebbe parso troppo ir
riverente. Quando i
giornali umoristici si
occuparono di lui e
del'e sue gesta prefe
rirono mordere a san
gue chi gli contrastò
la via, fossero ministri,
avversari politici, ti-
rannelli interni o stra
nieri, contrapponendo
Lui idealista, forte, au
dace, ai materialisti,
ai deboli, ai fiacchi.
Così per gli altri la
caricatura garibaldina
fu luce, mònito, sti
molo: per Lui suonò
quasi sempre glorifica
zione. apoteosi. Gari
baldi compare di fre
quente nei giornali di
caricatura nati e fioriti
in Piemonte nel Risor
gimento. La regione
considerata la più mo
narchica e la più sa
bauda, la più rigida nel-
l'ossequio alle tradizioni ed alle leggi, fu quella che
diede i giornali umoristici più fiorenti e più dura
turi. Grande voga specialmente ebbero il
Fischietto
ed il
Pasquino
per la valentìa dei disegnatori, per
l'arguzia delle caricature, per la genialità delle tro
vate (I).
Nacque il fischietto il 2 nov*mb*^ 1948 sotto il
tito lo bizzarria d'attualità, rivista illustrata con di-
(I) Di e tti il nostro Museo del Risorgimento possiede la raccolta
compito.
segni
originali;
il
Pasquino
cominciò a vivere solo
nel 1856. Era stato preceduto di qualche mese dal
Don
Pirlone
a Roma e dal
Lampione
di Firenze, ma
vissfe più a lungo fischiando senza interruzione, salvo
qualche scherzo del
Fisco, fino al 1908. I
primi disegni, del Pe-
drone, erano alquanto
ingenui e nebulosi: ma
quandosi sbizzarrirono
le matite di Virginio,
di Redenti e soprat
tutto di CasimiroTeja,
pel giornale si aprì il
periodo aureo: le ca
ricatore diventarono
vere fotografie di un
particolare momento
storico: afferrate nel
loro senso contingen
te, a volo,diventarono
per il pubblico, stru
mento di educazione
politica più efficace di
qualsiasi articolo.
Il
Fischiettofu
soprat
tu tto an tiaustriaco .
Fu ferocissimo contro
Radetzki ed i mangia
to ri di sego; ma fischiò
pure i principali uo
mini del tempo. Ca
vour, D'Azeglio. Brof-
ferio, Don Margotti
furono i più bersa
gliati. Nel 1849 co
minciò timidamente
a
comparire
ancheGari
baldi, ma già
in
veste
eroica. Qualche vignetta lo
riproduce
in
fuga da
Roma, inseguito da varie mute
di can*.
Poi
su di
lui
un lungo silenzio mentre i tempi maturano.
Ricom
pare in
scena
nel ’59
quando organizza
i
Cacciatori
delle
Alpi. Il suo nome
è circondato dal massimo
rispetto. È troppo venerabile, scrive il nostro gior
nale
il 9
febbraio
'59,
perchè il
Fischietto
si permetta
di porlo in ridicolo. Per un giornale che vive e pro
spera nella città sabauda. Garibaldi che ha fatto suo
il motto: •• Italia • V ittorio Emanuele ” è motivo