scottato
Cavour e Farini tentano di trattenere
Garibaldi, ma la corda si strappa. Garibaldi si slancia
avanti ed i due ministri vanno a gambe levate. In
altra vignetta vi è un Bombino (il Borbone) che si
raccomanda a Lord Russel perchè lo salvi dal terri
bile Babau (Garibaldi), che viene a mangiarlo. Gari
baldi trionfa. E le tribolazioni del Canofari si fanno
più acute. I giornali non parlano che di Garibaldi.
Il suo nome è ripetuto da tutti, con ammirazione
dagli uomini, con entusiasmo dalle donne. Garibaldi
è raffigurato nel giornale come il nuovo asse su cui
rotola il nostro pianeta. I giorni del Borbone sono
ormai contati. Parlante è il disegno che rappresenta
un grande concerto. Dirige l ’orchestra una donna
che simboleggia la Libertà. Garibaldi, agitando una
bandiera ed un fucile, domina la scena. Cavour batte
la gran cassa. Gianduia, che personifica il Piemonte,
suona il violoncello; un soldato francese suona il vio
lino, un inglese il piffero, un prussiano la tromba,
un russo i piatti. Tutti fanno corona a Re Bomba,
che melanconicamente canta: •• Son tutti d'accordo per
farmi crepar
It Fischietto è monarchico: non è tenero per Maz
zini di cui sospetta intrighi. Quindi sovente si profila
lo spettro del profeta non ancora compreso nella
grandezza della sua fede unitaria. Le idee di Mazzini
e di Garibaldi sono in contrasto. Mazzini addita uno
stemma col berretto frigio su cui è scritto: “ Dio e
popolo ". Garibaldi invece, puntanto la spada verso
uno stemma sabaudo, gli dice: “ Ecco il tuo angelo
custode, mio buon Giuseppe: segui la via che ti mostro
e che solo può condurti a salvamento ” . Ma l’altro in
transigente rimbecca: *' Vallo a contare ai banchi: la
strada della verità è questa e nessuno al mondo me la
farà cambiare ” .
In Sicilia intanto gli animi sono divisi sulla que
stione dell’annessione. Cavour la vuole immediata
perchè ha in sospetto i mazziniani che circondano
l’Eroe e intende strappare l ’iniziativa alla ri/oluzione.
Garibaldi non la vuole se non dopo che egli abbia
varcato lo stretto e compiuta la sua grande impresa.
Emissario di Cavour è il La Farina che non gode so
verchie simpatie nei circoli garibaldini. Egli intriga e
manda a Cavour rapporti velenosetti. Garibaldi
lo
tollera per un mese, ma poi, perduta la pazienza,
lo caccia in malo modo. L’episodio inspira akune
caricature saporite. Gustosa è quella in cui Garibaldi
sdegnato caccia a calci nel sedere il La
Farina
che
interposto tra il sole (Garibaldi) e la terra
(Sicilia)
comincia
a
produrre su questa un'eclissi: il
sole d*un
tratto caccia
l ’audace pianeta ridonando alla
terra
i
suoi benefìci
raggi.
intanto Garibaldi
varca
io stretto: alcune sirene
governative tentano di trattenerlo ma egli, sordo
L'EPOPEA GARIBALDINA NEI GIORNALI UMORISTICI