SPIRITI E FORME DELL'ARTIGIANATO IN TORINO. SIRO BEVILACQUA
(Forno per la cottura soprasmalto)
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il primo premio fra una massa di allievi, giovanotti
già maturi.
Vita randagia di artista artigiano quella di Siro
Bevilacqua, toccando Milano, fabbrica Richard-Ginori,
dove tra il forno e Brera, la sua personalità artistica
si evolve. I Borromeo lo hanno raccomandato e la
sezione di Brera, ai Giardini Pubblici, è ricca di buoni
maestri. Genova lo aveva stancato con il diuturno
lavoro della muffola. Intenerisce ascoltare, oggi, dalla
viva e rude voce dell'artefice la ribellione del fanciullo
che fugge e trascorre la notte nel Giardino di Porta
Principe e poi rimpatria, ma quello che più commove
è la testarda passione, l'amore del pennelleggiare che
ora lo trasforma in un sedicenne affrescatore nelle
ville di Stresa, alla scuola del De Grada e sempre
sbocciano dalle mani del giovinetto fiori dal vero,
nelle albe e dentro sale dorate i fiori decorativi lungo
il giorno. Poi sul Lago di Como, poi alle Scuole pro
fessionali Castellini e finalmente, a soli diciassette
anni, impianta nel 1892 la sua prima Bottega d’Arte
P to n rio m S u i. Porcallam *«vorto
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a Novara. La fede quasi mistica nell’arte finalmente
esplodeva ed alle rinuncie succedevano i trionfi; le
graduali affermazioni dalla Mostra di Novara a quella
di Bologna; la grande medaglia d'oro all'estero: Mar
siglia, 1903, massimo tra i premi assegnati ai cera
misti concorrenti, in queU’Internazionale: «pour ses
travaux de peinture à la main sur porcelaine ».
E. qui, cade opportuno colorire il gesto naziona
lista del giovane che invitato a lasciare la Patria,
attratto da ottime, lusinghiere e numerose profferte
dalle celebri fabbriche di Limoges e Lunéville, vi
rinuncia.
Do£o la rinuncia attrezza in modo definitivo la sua
officina ceramica, nè mai rifiuta le più varie possi
bilità dijavoro: ricordo ad esempio, le bellissime sue
decorazioni floreali eseguite per anni, in comunione
con il pittore Alciati per il celebre cero pasquale che
figura, ogni anno, nel presbiterio della Basilica di
San Pietro in Roma.
L’eminentissimo Cardinale Merry del Val ha la
sciato, in proposito, lettere nelle quali vibra la sin