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I manufatti della

nuova t r a n v i a

elettrica a dentiera

SASSI-SOPERGA

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Il piano inclinato, lungo il quale si arrampica la

tranvia, è questa la vera parola in quanto le ruote

dentate dei quattro motori di ogni automotrice si

sviluppano sulla dentiera come su pioli di una scala,

è in molti punti sostenuto da massicci muraglioni

ed è intersecato ben 11 volte da strade pubbliche

e private.

Sono infatti II i cavalcavia che preesistevano dalla co­

struzione della vecchia funicolare, cioè dall 'anno1884.

Di questi 9 sono per passaggi privati e due sor­

passano la strada comunale Sassi-Soperga.

Per la trasformazione della

vecchia funicolare in tranvia a

dentiera tutti questi manufatti

hanno dovuto subire una accu­

rata visita da parte del Servizio

Tecnico Municipale per la dia­

gnosi sulla loro stabilità, e con­

seguentemente subire alcuni la­

vori di rinforzo per renderli atti

a sopportare il nuovo carico, che

dai Kg. 12.000 delle vecchie mo­

trici a fune telodinamica Agudio

è stato portato ai Kg. 26.000

i delle nuove modernissime auto­

motrici elettriche a quattro assi.

La maggior parte dei caval­

cavia sono costituiti da robusti

archi in muratura di mattoni.

Quasi tutti sono stati ringiovaniti

irrobustendone i piedritti e pro­

teggendone la volta con una

nuova cappa impermeabile.

Due cavalcavia sono special-

mente da notarsi: quelli che sor-

C

hi sale a Soperga con la

nuova tranvia a dentiera

a terza rotaia, inaugurata

il 16 scorso aprile (e i turisti che

si servono di questo mezzo sono

sempre più numerosi), non può

staccare lo sguardo dal meravi­

glioso panorama che si rinnova ad

ogni svolta del piano inclinato serpeggiante con

ampie curve quasi a cercarsi la via di minor per­

corso e anche di minor pendenza tra le anfrat-

tuosità della collina.

Per gran parte del percorso è visibile la méta,

la grandiosa basilica dei Juvara, mentre a valle si

distende la città fra il serpeggiare del Sangone e

della Dora e il grandioso cerchio delle Alpi. Queste

sembrano così vicine che il Po pare scorrere ai loro

piedi, e nei giorni di maggior limpidezza ogni distanza

sembra annullata.