

a,., susta urlìo (ìalìcria Xatta. F il regno delle guinitaie
i i,i fanno delirare gli utintenti di primo anno», delle
ihiniiste e delle cartoline « più generose ili tutta Torino
,
i li
cui si narrano storie più o meno misteriose ».
In idiabili gialli ddl'altro secolo! In Piazza San Carlo
si intra nel regno della gastronomia. « Trifjolaie •>, cen-
ihlrii i ili si lraggina e fioraie solleticano agli sfaccendati
i ni buongustai il senso del gusto, della rista e ilei-
l'oliatto. (J neste sono » punto selraggie, formose assai
i M’ili come marmo »; e non ila escludere che anche altri
si ii.\i siano stati ed itati. Farsi che Cumilio Marietti
i i lisimirò Ti ia si siano ispirati a gueste bellezze
liii/mlnne per popolare di donnine, per quei tini pi scol-
Imi ite assai, il Fischietto e il Pasquino* Ritornando
in Piazza Castello la » (ìnula «ci sospinge in ria Itora-
grossa: ri si incontrano i più celebri amicati ilei tempo:
Tommaso Villa,
Frm.itilio Pasquali, Spatigali e anelli
(ìinseppe (ìincosa. Passano diretti al tribunale. Ma per
i/uunto assorti nelle più complesse speculazioni giu
ridiche o nella rerscggiatura della » Partita a scacchi »
non si trattengono dal gettare un'occhiata al negozio ilei
frati Ili Fiorio •il quarticr generale dei damerini », l'in
superabile negozio di guanti «con certe totine da so
gnarsele di notte e da partirsi di Sicilia apposta per
riderle ».
I.e bionde tutine » del negozio dorerauo, infatti,
ar,n appariscenti e suadenti mezzi di seduzione se
un coronato di Furopa per dimostrare loro la sua
simpatia <•comperò tanti guanti ninniti m'corrcrano per
la durata del suo reame ».
Più aranti ri è licitone, negozio di mode, con fa-
»riis*\s i indossatrici di bellezza prodigiosa. (ìli uomini
si n/follano alle retrine ma che è che non è li inzuppa
m a improrrisa pioggia a eieI sereno. F il signor Ber
toni che difende la originalità dei suoi modelli che ren-
g>no da Parigi e gli costano un sacco di quattrini.
M i la « (iuida », maligna, assicura che egli è geloso
pm delle indossatrici che della sua merce. Il Negozio
di
ila
Moda è una riserra e il proprietario in reste di
g iniiacaccia cerca di allontanare i bracconieri c i
" cinturi di frodo con i mezzi più efficaci. Ma ni reduci
d Porta Pi»', non sarà stato diffìcile fare... breccia in
</" sto curioso fortilizio della moda. In gni caso la
' laida indigna >•arrebbe potuto arriarli ad altre mète
si lucenti.
Perchè in ria Accademia delle Scienze e in ria Po
1 egozi di Zea
n o
e delle sorelle Monti espongono
" ammirazione del pubblit'o fiori merarigliosi e « fio-
i i ie sfolgoranti • e per i buongustai meno floreali in
«'*•» Accademia Albertina alla Bottiglieria Piemonte ri
soim fnir sempre « ritto generoso • e •due tote buonine,
d"!ei innie la giulebbii e non meno generose di quella*.
Sulla risiane delle quali due tote huonine, giulebbatc
• generose la guida si tace.
A. C. ALM RTI