Table of Contents Table of Contents
Previous Page  1850 / 1981 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 1850 / 1981 Next Page
Page Background

Il fianco «inittro dalla Basilica di Maria Autiliatrlc* dopo l'ampliamento

ministero, alla inderogabile necessità di af­

frontare il gravissimo problema diocesano

dalla cui soluzione dipendeva e dipende l'a v ­

venire della Chiesa nella terra di San Massimo,

la formazione dei sacerdoti di domani.

In una lettera pastorale, il Porporato rivol­

geva il 15 settembre 1934 il suo appello al

popolo ed al clero, dimostrando sulla scorta

della realtà il bisogno di dare finalmente agli

studi ecclesiastici una sede degna e commisu­

rata ai progressi della scienza pedagogica e

della tecnica edilizia. Il dado era tratto, e la

provvidenziale donazione di un vasto appez­

zamento di terreno sulla collina di R ivo li,

a poca distanza da un castello sabaudo, favo-

ri\a la realizzazione dell'idea. La salubrità

del luogo, la bellezza naturale della posizione,

che da un lato si volge all'arco montano e

sembra invocare l'ausilio della Vergine del

Roecianielone. dall altro domina la perfetta

arehitettura della campagna fino alla distesa

della città, sono stati d'incitamento per dare

forma concreta al generoso disegno. L'in-

gegner comm. Alessandro V illa fu chiamato

ad applicare le direttive del Cardinale Arci­

vescovo: ne è risultato un complesso di costru­

zioni capace di ospitare circa quattroccnto-

cinquanta chierici fra teologi e filosofi, oltre

a tutto il corpo di docenti, i direttori ed il

personale addetto ai vari servizi. L a strut­

tura architettonica rivela anche esteriormente

la direttiva realizzata, vale a dire sottolinea

il bisogno finalmente appagato di far vivere

in ambienti separati i filosofi ed i teologi.

Per fornire qualche idea sulla grandiosità del

progetto, diremo che la facciata principale

degli edifìci misura 140 metri, mentre quella

posteriore, rivolta verso Torino, si apre lungo

180 metri. L'area complessiva misura 5000

metri quadrati di superfìcie.

Tenuti presenti questi dati sarà facile im ­

maginare la vastità del cantiere sorto per i

lavori: centinaia di operai, dopo aver lunga­

mente operato per la sistemazione della terra,

hanno compiuto le poderose opere inerenti

alle fondamenta; è impossibile addentrarsi in