Table of Contents Table of Contents
Previous Page  998-999 / 1981 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 998-999 / 1981 Next Page
Page Background

T

Fig. f . • Restauro del paramento dalla to rre di p o n in ti

v ~

f

*

4

u % .

Fig. IO. • Interno dalla torra di («vanta dopo il restauro l f J7-JI

definitivo e duraturo le due torri con due solette

in cemento armato che costituirono nello stesso

tempo un utilissimo elemento di coesione per i)

muro perimetrale di esse, sviluppantesi firn» a una

alte/za di circa 20 metri senza alcun rolle<:amento

o interruzione interna. Per poter costruire la so­

letta sulla torre di levante era però necessario in­

nanzi tutto risarcire la breccia rimasta fino ad al­

lora aperta alla sua sommità, e qui si presentava

un problema generale ebe riguardava il tipo di

materiale e di struttura da adottare,

dome si è «letto i restauri del 1872 avevano adot­

tato un laterizio non perfettamente uguale a quello

romano; viceversa nel 1907 si era preferito uni­

formarsi maggiormente agli elementi originari e si

erano

Usati

mattoni espressamente approntati se­

condo il tipo antico.

Poiché dunque entrambi i sistemi erano tuttora

rappresentati e ben riconoscibili, nè d'altra parte

si poteva pensare praticamente a sostituire le parti

dell'uno, che avrebbe dovuto essere quello più vec­

chio. con una struttura più simile all'altro in modo

da realizzare un tipo unico, e ciò perchè sarchio*

stato un lavoro di mole e spesa troppo rilevanti,

si credette clic la cosa migliore fosse di lasciare

coesistere i restauri di tutti e due i periodi prece­

denti. cercando anzi di uniformare le parti nuove

al tipo di restauro più v icino, come talora si fa nel

restauro pittorico per riempire le lacune senza so­

stituire le parli mancanti degli antichi dipinti,

dosi

dunque la breccia della lorre di levante, che

interessava solo I ultimo piano, quasi interamente

rifatto nel 1872. fu riempita con mattoni del tutto

simili a quelli allora adottati, mentre nel rifare il

rivestimento di quella zona della torre di ponente

clic era ancora iu muratura di pietrame fu adot­

tato un laterizio analogo a quello usato nei restauri

del 1907. in modo da corrispondere simmetrica­

mente a quanto allora era stato fatto nell'altra torre

e da adattarsi meglio afili adiacenti tratti originari

( fìjr. 8). Sembra che con questo si sia evitato il

pericolo di un disordinato campionario di materiali

e di strutture, che un criterio meno riguardoso verso

quanto di osmi epoca già esisteva, avrebbe certa­

mente determinato.

Minor rispetto è sembrato invece che meritassero

quegli elementi appartenenti al restauro del 1872.

i «piali con l’eccessiva e arbitraria determinatezza

stilistica falsavano gravemente l'aspetto comples­

sivo del monumento. Si allude all'ornamentazione

lapidea del coronamento della torre di ponente,

che per la presenza del massiccio fascione appariva

spezzata nella sita slanciata linea ascensionale, e

schiacciata dalla pesante copertina della merlatura.

Questa invero è stata rispettata più clic altro per

una specie di riguardi» al "usto del pubblico che

al suo aspetto di integrità ormai tradizionale si

era abituato; tua se ne è eliminato tutto ciò che.

accentuando l'arbitraria soluzione terminale, ne

aggravava la probabile erroneità. Fortunatamente

il fascione era solo incastrato nel muro per pochi

centimetri ed aveva uno spessore esattamente cor­

rispondente a quello di «piatirò filari di mattoni;

«piesti hanno «|uindi potuto essere sostituiti a quelli»

con un lav«»r«» di mm "rande difficoltà, analoga

mente a «pianto è stato fatto per i blocchi di coper

tura che. sia detto per la cronaca, sono stati calati

nei m<»d«> più semplice ed economico, precipitandoli

cioè dall‘alt«i su mi mucchio di sabbia a ciò disposto

a piè della t«»rre.

fi quasi siiperllmt dire che per quanto si riferiva

a elementi di maggiore anzianità si è adottato un

criterio «li rispetti assoluto, anche se di epoca re

lativ amente re«*en»e. c«»tne le tracce di numerose

finestrelle ancitra riconoscibili a vari livelli, la

porta di comunicazione con il cammino di ronda

delle prossime mura, il parapetto esistente su di

un tratto di «|ueste. e le (tocche di lancio verso

l'esterm».

La p«»rta verso le mura, come l'anah»ga pia siste*

mata nella torre di levantr nel restauro d'Andrade

Bertea. ha rivelato la sua origine molto posteriore

:.rr i suoi ben riconoscibili ca-

•• lt«*ri «li apertura in breccia.

I è stata scrupolosamente ri-

iristinata sulle tracce rinvenu-

i* delle spalle e dell'arcata in­

terna.

Le boccile di lanciti che in "rati

parte erano state rispettate per-

sino «lai restauro «lei 1872. tan­

to il biro carattere militare era

<t-mhrato consono al monumen-

I

h

. non erano evidentemente

bocche da fuoco, come «limo-

-tra il fatti» di essere «'«istituite

ili due pezzi sovrapposti e aper­

te verso l'interno. Ma che si

tratti di bocche di lanci*) è di­

mostrato da vari fatti, fra cui

la sezione circolare delle aper­

ture e la convergenza del loro

a-se in direzione «Iella via di

accesso alla porta.

La l«»r«» data è mal determina­

bile. ma dal loro aspetto ester­

no

sarei portato a crederle

11011

anteriori alla fine del 'ó00.

quando nonostante lo sviluppo

" i à

preso dalle armi da fuoco,

erano ancora tenuti in «pialche

considerazione, per la ilifesa

p r o s s i m a ,

anche mezzi bellici

pi ù

rudimentali, fra cui il lan-

io

da vicino di proiettili di

'aria natura. Nel nostro caso

la

lunga serie di bocche sovrap­

pos te

permetteva di investire

la

due lati «ptalumpie punto

Iella zona prossima alla porta,

e doveva tptindi costituire un

non trascurabile c«»effìciente per

a d i f e s a

dell'edificio che. come

• not«». costituì fino al princi­

pio «lei secolo xvm l'accesso al

'••echio nucleo cittadino dalla

I ombardia (4).

Ma il lati» più complesso e de­

libato

del restauro è stato quel-

I" per la sistemazione di quel

tratto della torre di ponente

•lie. probabilmente, come si è

•l'*tt«». nel 1872. era stato rico-

~1riiit<» in muratura di pietrame

<•con scarso rispetto delle linee

1

ri"inarie dell'edificio.

Iti «piest«» campo si presentava­

no

anzitutto pniblemi d'ordine

Malico piuttosto preoccupanti,

-iacchè la vecchia struttura ol­

tre

ad essere intimamente scon­

nessa e screpolata, era in molti

|»iinti indebolita da aperture di

N* II. • lo alM> La Porla N M n «apo I 1— ri M

I roMaart m W - t a l M